Fratelli vibonesi uccisi in Sardegna, giallo sul coltello ritrovato in un cespuglio diverso da quello consegnato da Mura

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images Fratelli vibonesi uccisi in Sardegna, giallo sul coltello ritrovato in un cespuglio  diverso da quello consegnato da Mura
I fratelli Davide e Massimiliano Mirabello

Questa mattina, davanti al gip del Tribunale di Cagliari si è svolto l'incidente probatorio e il perito è stato incaricato di estrarre dal telefonino del cognato delle vittime la foto inviata da uno dei due fratelli Mirabello raffigurante il coltello che uno degli indagati gli aveva regalato

  05 ottobre 2020 11:09

di TERESA ALOI

Un messaggio con una foto. La foto di un coltello che Stefano Mura, uno degli indagati per l'omicidio dei fratelli  Davide e Massimiliano Mirabello, originari di San Gregorio d'Ippona, nel Vibonese, uccisi a Dolianova, in Sardegna,  il 9 febbraio scorso, gli aveva regalato.

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Questa mattina, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari si è svolta, durante la prima udienza, l' incidente probatorio e il perito,  Andrea Cappaie, è stato incaricato in particolare di estrarre dal telefonino del cognato delle vittime  proprio quell' immagine inviata da uno dei due fratelli MIrabello raffigurante il coltello che Mura gli aveva regalato.

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Un coltello, tuttavia, che sarebbe diverso da quello consegnato, a distanza di giorni dal duplice omicidio, dallo stesso Mura ai carabinieri dicendo di averlo trovato insanguinato in un cespuglio sul luogo del delitto.

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Presente in aula uno degli indagati per il duplice omicidio, Michael Marras (l'altro indagato è il padre Joselito)  gli avvocati delle difese Gianfranco Trullu, Doriana Perra, Fabrizio Rubiu e Michela Pusceddu in sostituzione degli avv. Rovelli e Monni, il pubblico ministero Gaetano Porcu e, per le parti offese, l'avv. Gianfrancesco Piscitelli che rappresenta la sorella delle vittime Caterina Mirabello e da oggi, anche la sorella maggiore Eleonora Mirabello, subentrando al precedente difensore   Salvatore Sorbilli del Foro di Vibo Valentia.

Il perito ha chiesto 15 giorni  per espletare l'incarico e il gip  ha fissato la prossima udienza per il prossimo 23 ottobre.

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