"Il Beato Paolo è di Cropani ed è dei cropanesi". Il sindaco Mercurio 'striglia' la Pro Loco

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Il sindaco Raffaele Mercurio

Il sindaco critica l'associazione per non aver coinvolto le istituzioni preposte sulla faccende delle 'grotte' del Beato

  05 luglio 2020 16:29

"Il sogno dei cropanesi senza i cropanesi e, forse, nelle grotte sbagliate…  Attraverso i media locali sono venuto a conoscenza della notizia che il presidente della Pro Loco di Cropani si è mosso per far riattivare le grotte dove il Beato Paolo da Cropani si ritirava a vita eremitica in preghiera. Di fronte ad una notizia così importante per la mia comunità, ed avendo di recente approfondito la mia personale ricerca su tale argomento, ho ritenuto opportuno capire cosa stesse succedendo. In premessa è bene sottolineare che le grotte di cui parla il presidente della Pro Loco, ricadono nel territorio comunale di Cerva e si trovano in prossimità della strada che porta a Cuturella di Cropani". Esordisce così il sindaco Raffaele Mercurio.

"Se invece - precisa- si approfondisce la ricerca sui “luoghi del Beato Paolo di Cropani” emerge chiaramente che le “grotte” nelle quali si ritirava il Beato Paolo ricadono in località Scavigna nel territorio comunale di Belcastro. Approfondendo ancora meglio tale ricerca i dubbi aumentano. Tanto è vero che tra il 1989 e il 1991, attraverso un'altra figura storico religiosa cropanese (Padre Remigio), si arrivò ad asserire che nelle grotte lungo la strada per Cuturella (quelle indicate dalla proloco) c’era stato un eremita si ma non è dato sapere se fosse il Beato Paolo e che, invece, le grotte dove si ritirava in preghiera il nostro Beato erano appunto quelle in località Scavigna nel comune di Belcastro".

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                                                                  Il Beato Paolo

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"Insomma da tutt’altra parte rispetto ai luoghi indicati dalla Pro Loco - precisa il sindaco Mercurio-. Su tale questione è bene sottolineare che in occasione delle recenti ricerche effettuate, con professionisti del settore, per redigere la progettazione preliminare che ci ha permesso di partecipare al bando ministeriale sulla valorizzazione dei Borghi (presentato poi il 29 Giugno scorso), avevamo pensato alla realizzazione di un sentiero che collegasse Cropani alle grotte del Beato Paolo, ipotesi poi scartata proprio per l’eccessiva distanza dal borgo alle grotte stesse.  Ciò che ritengo però essere grave in tutta questa vicenda, che offende me in qualità di primo cittadino e tutta la comunità CROPANESE, è il fatto di non essere stati coinvolti. Non è stato coinvolto il Sindaco nonché l’amministrazione comunale, cosi come non è stato coinvolto il parroco di Cropani nonché la Pia Unione che da decenni promuovono e valorizzano la figura del Beato Paolo". 


"In ultimo, ma non meno importante, il coinvolgimento del sindaco di Cerva. Conosco Fabrizio Rizzuti e di lui ne conosco  la serietà e il rispetto delle istituzioni, avendo tra l’altro avuto a che fare più volte proprio sull’attuale riqualificazione della strada per Cuturella. Ci siamo sentiti sulla vicenda - prosegue il primo cittadino di Cropani- e sostiene che l’unica disponibilità data, tra l’altro in un incontro occasionale e non programmato, è stata quella di verificare se il luogo indicato dal presidente della Pro Loco ricadesse o meno nel territorio di Cerva ed eventualmente farlo ripulire, come tra l’altro già avvenuto in passato, dagli operai del consorzio di bonifica. Tutta qui la disponibilità del Sindaco di Cerva".


"Alla luce di ciò - sostiene Mercurio- emerge in maniera chiara e inequivocabile il tentativo del presidente della Pro Loco di avere agito in completa autonomia, lontano dalle istituzioni che, quando si parla del Beato Paolo di Cropani, vanno necessariamente coinvolte. Il fine? Quello di accalappiarsi le simpatie dei cropanesi che ovviamente, venerando e adorando il Beato Paolo, non potevano che essere propositive.
Penso però che di alcune figure religiose (cosi come lo sono il Beato Paolo e Padre Giovanni Fiore) centrali per la storia di Cropani, bisogna sempre affrontarli in maniera seria accurata e con ricerche dei luoghi certe e non approssimativi come in questo caso".


"L’amministrazione che mi onoro di guidare come Sindaco, per estrazione sociale dello stesso Sindaco, è attenta alla storia, all’arte, alla cultura. Ecco perché gradirei essere sempre interpellato prima di intraprendere percorsi storico culturali che potrebbero recare un danno d’immagine e non la valorizzazione del nostro paese.  Il Beato Paolo è di Cropani ed è dei cropanesi, prima di muovere anche solo una parola bisogna necessariamente confrontarsi con chi li rappresenta nonché- conclude- con i cropanesi stessi".

 

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