Il giro del mondo per documentare lo stato di salute del nostro pianeta. Martin Hutchinson fa tappa a Sellia Marina

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Martin assieme ai Vigili del fuoco di Sellia Marina
  01 febbraio 2020 14:39

di FRANCESCA FROIO

Un viaggio impegnativo per promuove la cura dell'ambiente quello che Martin Hutchinson ha intrapreso nel 2006, accompagnato dal suo fedele amico a quattro zampe Starsky percorrendo in dieci anni 34mila chilometri tra Centro e Sud America. In Europa, con la sua bicicletta ed il suo amico a quattro zampe,  l'uomo ha attraversato undici nazioni per 24mila chilometri.

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Con una stretta di mano ferma e sincera, quella di chi sa quello che vuole, e un sorriso dolce, capace di illuminare quel suo volto segnato dal tempo, Martin ci ha accolti presso la Stazione dei vigili del fuoco di Sellia Marina, dove ha fatto tappa per un saluto ai suoi ex Colleghi, perché, come ci ha raccontato, ha alle spalle un passato da Vigile del fuoco a Manchester, lavoro che amava profondamente ma che ha dovuto abbandonare per problemi di salute.

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“Quando da determinati controlli effettuati sono emerse  alcune problematiche cardiache- spiega Martin con un velo di malinconia-  mi è stato proposto di rimanere nel corpo dei vigili del fuoco come impiegato, percorso che ho deciso di non intraprendere, perché non mi rispecchiava, e così, non potendo ancora andare in pensione, ho deciso di rinunciare al mio lavoro e di dedicarmi interamente a quella che ho da sempre avvertito dentro come una missione, questo viaggio”.

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Un viaggio che ha avuto inizio in Messico nel 2006 e che quest’uomo, coraggioso e tenace, porta avanti grazie ad un piccolo gruzzoletto messo da parte anni fa.

“Non sono un attivista ambientalista- ci tiene a precisare Martin- sono semplicemente un esploratore documentarista, che cerca   di diffondere nel mondo un messaggio importante, difendere e rispettare l’ambiente è importante e fondamentale, riguarda la nostra stessa vita”.

“Come lo faccio? - prosegue- portando esempi visivi di ciò che non dovremmo fare e invece purtroppo facciamo”.

Amarezza e rabbia negli occhi lucidi di quest’uomo che a muso duro ha sottolineato “Per essere nel 2020 tutto questo è davvero assurdo, vergognoso e preoccupante. Nel 1980 pensavamo a un futuro fantastico e guarda invece come siamo ridotti”.

“Ieri sono stato a Crotone e, nel percorso che ho fatto per raggiungere una delle due scuole visitate, ho incontrato, sparsi, tantissimi rifiuti di ogni genere, paradossalmente- ha spiegato - nei cassonetti si intravedevano i resti di un’opera di giardinaggio, dunque organico, e qualche metro dopo, proprio nell’erba, della plastica. Cosa significa questo secondo voi? - ha domandato ai presenti l’uomo-  Ve lo dico io- ha aggiunto- significa che noi stessi non ci preoccupiamo di ciò che accade nelle nostre vite.  Se ognuno nel suo piccolo contribuisse a fare qualcosa di semplice il risultato sarebbe certamente diverso”.

Alla richiesta di raccontarci un’esperienza positiva ed una negativa di questa sua missione Martin ha risposto senza esitare “ La cosa peggiore, vi assicuro, è quando mi capita di entrare in una scuola e di trovarmi davanti giovani studenti disinteressati, intenti a giocare al cellulare, disattenti, quasi come se l’argomento non li riguardasse, di riflesso l’esperienza positiva emerge ogniqualvolta che entrando in una scuola incontro studenti attenti, consapevoli e partecipi e se posso svelarvi un pensiero- continua - mi capita soprattutto con quella fascia d’età compresa tra i 10 e i 12  anni, poi non so cosa accada, ma in maniera assurda spesso la situazione cambia in negativo, raramente chiedono a loro stessi “Cosa posso fare io per migliorare?”.

Prima di salutare Martin e Starsky  gli abbiamo domandato se nel suo futuro ci sia l’intenzione di scrivere un libro, di risposta un secco “No”.  “Tutti scrivono libri oggi- ha affermato con ironia l’ex vigile del fuoco- penso che ognuno nella vita debba seguire la propria missione ed io la mia la sto portando avanti così, questo mi basta”.

Ad accompagnarci in questa meravigliosa intervista i vigili del fuoco del distaccamento di Sellia Marina, la traduttrice Sandra Perfetti, l’associazione Boschi e Mari Puliti rappresentata da Domenico Procopio ed ancora il circolo Legambiente Valle Tacina e Crocchio, rappresentato da Raffaele Guzzi, che ha consegnato a Martin un cappello di Legambiente.

“Dobbiamo dare, con il buon esempio, una possibilità di scelta ai ragazzi, e possiamo farlo solamente trasmettendo il nostro meglio in termini di conoscenza e di esperienza” - con questo messaggio,  questo eroe dei giorni nostri, ci ha lasciato il suo arrivederci. Nelle prossime ore farà visita al comprensorio, parlerà con la gente e incontrerà alcune scuole per interagire con i giovani studenti, al centro della sua iniziativa un solo obiettivo: il futuro della terra.

Noi, Caro Martin, saremo con te, per aiutarti nel nostro piccolo a diffondere questo prezioso messaggio, per una Nuova Calabria,  nella speranza di un miglior mondo possibile.

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