Firmato il nuovo Dcpm con le limitazioni che hanno l’obiettivo di provare a contenere la diffusione del contagio da Covid-19. Salvo lo spostamento tra Regioni, per il momento resta solo la generica "raccomandazione" di non spostarsi.
Una delle principali novità, rispetto a quanto emerso dalle bozze del decreto, riguarda i ristoranti, che rimarranno aperti la domenica. Negli altri giorni, invece, l’attività sarà consentita dalle ore 5 e fino alle 18. In ogni caso al tavolo ci si potrà sedere al massimo in 4 persone, “salvo che siano tutte conviventi”. Ancora, dopo le 18 non sarà possibile consumare né cibi né bevande nei luoghi pubblici. Resta la possibilità di consegna a domicilio e di servizio da asporto, quest’ultimo fino alle 24.
SPOSTAMENTI. Forte raccomandazione a evitare quelli al di fuori del proprio Comune, se non per comprovati motivi di lavoro, studio e salute.
SCUOLA. Per quanto riguarda la scuola, viene confermata la didattica in presenza per elementari e medie, ma si incrementa la didattica a distanza "almeno" al 75% per gli istituti superiori. Resta lo stop a gite e viaggi d’istruzione. Arriva, poi, lo stop ai concorsi, sia pubblici che privati, tranne nei casi in cui la valutazione dei candidati avvenga su basi curriculari o in maniera telematica. La didattica a distanza alle superiori potrà arrivare, secondo quanto prevede il nuovo Dpcm in vigore da domani, anche al 100%. Ieri i governatori avevano chiesto esplicitamente al governo di prevedere la facoltà di portare totalmente le lezioni a distanza. Ora la palla passa in mano alle autonomie scolastiche, saranno i presidi a decidere la quota di Dad: da questa cifra vanno salvaguardati gli alunni con disabilità e i Bes, ovvero i bisogni educativi speciali
Chiusura anche per teatri, cinema, sale scommesse, sale bingo, sale giochi e casinò.
Una serie di stop che va insieme a quello previsto per le palestre, le piscine, i centri ricreativi, i comprensori sciistici, i centri benessere, i centri termali e anche i centri sociali.
Resta l’obbligo di utilizzare le mascherine anche all’aperto, con la raccomandazione di indossarle anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. Nel dpcm, inoltre, si raccomanda di non ospitare nelle abitazioni private persone non conviventi, se non per necessità.
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