Il prefetto Longo intervenga"
31 gennaio 2021 20:57"Sono passati alcuni mesi dalla polemica De Sarro-Zuccatelli sull’utilizzo dell’immobile ex Villa Bianca di proprietà dell’Azienda Mater Domini a Centro Covid e la questione torna alla ribalta. Il Rettore dell’Università Magna Graecia ritiene che l‘edificio possa ospitare 40 posti-letto dedicati Covid, riducendo la proposta originaria, che prevedeva l’utilizzo dell’intera struttura, progetto originario bocciato dall’allora Commissario Zuccatelli. Quest’ultimo, considerato il necessario tempo per la ristrutturazione stimato in diversi mesi, riteneva appropriato l’utilizzo dell’ex Villa Bianca per altre attività sanitarie con una ristrutturazione totale della stessa e con un finanziamento già esistente di 25 milioni", così il coordinatore provinciale del Forum Riformista, Fernando Rocca.
"In ogni caso l’ex Villa Bianca non era e non è stata inserita in alcun piano COVID dal Commissario ad Acta per il piano di rientro. Adesso, in seguito all’ordinanza del presidente ff Spirli, il nuovo Commissario dell’Azienda Giuseppe Giuliano, ribalta inopportunamente la proposta del suo predecessore, e ritiene di utilizzare un’ala di Villa Bianca per malati Covid, in assenza di terapia intensiva e di altre discipline necessarie per la cura dei malati. In definitiva, si dovrebbe trattare di un Hotel Covid in cui parcheggiare i positivi con pochi sintomi? Quale sono le motivazioni che hanno portato il Commissario dell’Azienda a tale decisione?", questi i quesiti posti da Rocca, che continua: "Su quest’ultimo graverebbe, peraltro, anche la responsabilità della gestione assistenziale e, presumibilmente, gli oneri organizzativi e del personale. Su questa vicenda di “Villa Bianca” il grande assente resta, comunque, il Commissario ad Acta per il piano di rientro. Considerando la finalità dell’operazione – voluta dal presidente ff Spirlì e condivisa dal Commissario Giuliano - ed i costi che peserebbero sul bilancio dell’Azienda, cosa ne pensa il Prefetto Longo? Non sarebbe più opportuno utilizzare le risorse per lo sviluppo della rete territoriale, dalle USCA ai dipartimenti di prevenzione? I dati sui contagi e l’esperienza dei mesi passati avrebbero dovuto insegnare che l’ospedalizzazione va ripensata riorganizzando, in primis, la medicina di prossimità, avendo come obiettivo garantire una gestione pianificata ed omogenea dell’assistenza territoriale".
Rocca, poi, conclude: "Una corretta prevenzione dell’epidemia richiederebbe l’individuazione tempestiva dei focolai di contagio ed un piano di intervento coordinato di tutte le strutture sanitarie sul territorio. Sull’utilizzo dell’ex Villa Bianca non ci possono essere dubbi: realizzare una struttura che possa decongestionare il “Pugliese Ciaccio” ed il Policlinico di Germaneto, potenziando i servizi già esistenti, e creando un polo riabilitativo al servizio dei cittadini".
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