Di seguito la dichiarazione di Gregorio Buccolieri, presidente della commissione urbanistica sul preliminare del PSC.
"Nonostante si tenti da più parti di ridimensionare o fuorviante la reale portata, l’approvazione del preliminare del Psc, avvenuta nell’ultimo Consiglio, è stato un momento importante per questa città, grazie al pervicace impulso dato dall’assessore all’urbanistica, dott.ssa Iemma ed al certosino lavoro compiuto dagli uffici del settore. Possiamo finalmente affermare che, a molti anni di distanza dall’ultimo piano urbanistico generale del 2002, grazie all’amministrazione Fiorita, Catanzaro ha imboccato il percorso della discussione e del confronto circa questo importante strumento urbanistico che, a mio avviso, non vuole essere un documento di mera razionalizzazione del territorio ma una bussola che ci indica il futuro tenendo però in debito conto l’odierna situazione di partenza che, dal 2006 ad oggi vede raddoppiati gli ettari di suolo sfruttati fino a quel momento per un totale di circa un terzo del territorio comunale.
Ne deriva come questo non può che essere un piano che, più che dire cosa fare, ci dice fondamentalmente cosa NON si può fare, aderendo, in tutta evidenza, al principio di Bilancio di consumo saldo zero che è ben altra cosa rispetto al consumo suolo zero.
Il preliminare, a scanso di equivoci o di strumentali interpretazioni, ha posto l’accento sulla natura plurima delle forme di urbanità che oggi contraddistinguono Catanzaro e il suo territorio, esprimendo la volontà di valorizzarle. Una città policentrica, con i poli che nella dimensione territoriale assumono specifiche identità di diverse parti. In tale ottica sarà centrale un sistema di mobilità e trasporti che abbia l’obiettivo di ricucire un territorio lacerato e fortemente disgregato atteso che una città zonizzata produce e ha necessità di mobilità.
In particolare è utile soffermarsi su quella che è l’idea forte diffusamente contenuta in questo documento ovvero la trasformazione delle criticità del nostro territorio in opportunità mediante la riscoperta del concetto di “Città a 15 minuti” nell’ottica di una ritrovata riconciliazione tra diversità territoriali, mirando a valorizzare le identità dei vari quartieri, salvaguardando la qualità della vita mediante la proposizione di nuove DIGNITÀ LOCALI nel centro e nelle periferie. Mai come per nessuna altra realtà qual è Catanzaro, e’ necessario pensare a città all’interno della città, secondo una nuova concezione di prossimità delle relazioni primarie volta ad accrescere la sostenibilità dei servizi ad un quarto d’ora dalla propria abitazione.
In definitiva, mediante il confronto e la difficile ma non impossibile sintesi che ci attendono, nel 2024 ormai alle porte, l’augurio è che quali amministratori di questa città, seppur nelle legittime posizioni, riusciremo a compiere quel salto di qualità, quell’inversione di paradigma, finalizzato ad essere parte di un’amministrazione che abbia l’ambizione di assolvere non soltanto al ruolo di arbitro della legittimità degli interventi bensì quello di partner per uno sviluppo sostenibile del territorio che ambisce a ritornare ad essere città guida della Calabria".
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