di MARIO MURDOLO
Non si contano più gli attestati, onorificenze e premi ricevuti dalla studiosa e ricercatrice dottoressa Amalia Cecilia Bruni.
E' di questi giorni il conferimento a lei di un importante e meritato premio alla carriera da parte dell'Associazione culturale italiana De La Broye a Payern (Svizzera).
"Questo gradito premio, ha detto la dottoressa Bruni, ringraziando, che mi onora e mi gratifica molto, rappresenta certamente un significativo riconoscimento al mio grande e duraturo impegno professionale ed anche un'importante occasione per mostrare una immagine nuova e bella della nostra bella e meravigliosa Calabria. In questa occasione ho avuto la fortuna di incontrare importanti personalità delle istituzioni quali il Console Generale D'Italia in Svizzera, il sindaco e il vicesindaco di Payerne e tanti ministri, da impegnata e nota ricercatrice non potevo non parlare dei miei studi e dei conseguenti risultati ottenuti durante la mia lunga e costante battaglia per debellare il terribile morbo di Alzheimer davanti ad una vasta ed interessata platea di studenti, colleghi medici associazioni Alzheimer e cittadini".
C'è da dire che la nostra infaticabile scienziata ha dedicato tutta la sua vita allo studio e alla sconfitta del devastante e terribile male della demenza che provoca un duplice disagio e problema sia al malato che perde la conoscenza, dimentica il suo passato e cosa più grave e tremenda non riconosce più neanche i suoi familiari, che di conseguenza vengono costretti ad una esistenza molto difficile, insopportabile dovendo convivere con la malattia assistendo, curando e accudendo il proprio congiunto. La dottoressa Bruni, ora in pensione, è impegnata in politica quale consigliere regionale, trova ancora il tempo e gli stimoli per organizzare convegni e conferenze atti a sensibilizzare sempre di più la gente su questa devastante e grave malattia e sui risultati conseguiti grazie alle sue minuziose e certosine ricerche. Gli studi e approfondite ricerche della nostra scienziata risalgono al 1981 con la importante scoperta del primo caso di Alzheimer. Anche la popolazione di Bivongi è stata oggetto di studi e di ricerche da parte della Bruni,avendo scoperto una intensa e diffusa presenza di persone malate di Alzheimer li.
E proprio per il suo grande e minuzioso impegno il compianto sindaco Felice Valenti volle premiarla conferendole la cittadinanza onoraria di Bivongi. E' ovvio che quando parliamo della dottoressa Bruni ci troviamo difronte ad una icona e una pioniera ed una personalità di grande rilievo scientifico e umano. Un fiore all'occhiello non solo per tutti noi calabresi perchè lei ha acquisito una rilevanza e importanza mondiale. Lei rappresenta un grande e ammirevole esempio di come con lo studio, la perseveranza e l'umiltà si possono raggiugere traguardi apparentemente irrangingibili.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736