Premio "Ascoltando i silenzi del mare", menzione d'onore per l'opera di Maria Primerano

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Maria Primerano
  19 giugno 2023 11:41

Stagione di premi per Niccolò Paganini il Demonio in Frac, l’ultimo libro della scrittrice catanzarese Maria Primerano, Helicon Edizioni, questa volta premiato a Portoferraio, Isola d’Elba, con menzione d’onore, al Centro Culturale De Laugier, nella sede della biblioteca fondata da Napoleone Bonaparte, nell’ambito del Premio letterario internazionale Ascoltando i silenzi del mare.

Il testo, a meno di un anno dalla pubblicazione, già Menzione Speciale della Critica al Premio letterario Massa Città fiabesca di mare e di marmo e al Premio letterario Locanda del Doge in Rovigo, Premio della Giuria al Premio letterario Gian Antonio Cibotto in Lendinara – Rovigo, Menzione d’onore al Premio Le Nove Muse a Napoli, narra l’incredibile storia del più grande violinista del mondo, Niccolò Paganini, che si diceva fosse creatura del diavolo.

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Musicista e compositore (Genova 1782 - Nizza 1840), virtuoso di fama leggendaria, considerato il padre della moderna tecnica violinistica, che arricchì di fondamentali innovazioni, Paganini fu talento precoce e, dopo studi irregolari a Genova e a Parma, iniziò dal 1797 una trionfante carriera concertistica prima in Italia e poi, dal 1828, in tutta Europa. Tra le sue composizioni si ricordano i 24 Capricci per violino solo che furono il suo capolavoro. Nel testo della Primerano emerge argutamente la figura del genio, che la scrittrice traccia con grande maestria.

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L’essere considerato figlio del diavolo per la bruttezza del corpo associata a un talento straordinario, costò, infatti, al musicista un prezzo salato dopo la morte, racconta la Primerano, e il corpo fu imbalsamato e conservato nella cantina della casa dove era morto, privato della sepoltura per il rifiuto della chiesa.

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Ma la creatività del testo, risiede, oltre che nella figura di Gaston il diavolo, che è l’io narrante, vive nel Cannone, il famoso violino di Paganini, ed entra ed esce dalle effe della superficie, incitando e sollecitando quest’ultimo come una marionetta, nel fatto che l’autrice intreccia con stupefacente  creatività detta rocambolesca storia con altri fatti veri della vita catanzarese, luogo della propria nascita.

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