Sarà premiata a Peschiera del Garda, nell’ambito del Premio letterario internazionale CYGNUS AUREUS, con solenne cerimonia nella Sala Michelangelo del Parc Hotel di Peschiera del Garda, Maria Primerano, scrittrice, cardiologa di professione, autrice del libro Moulin Rouge Toulouse Lautrec, Helicon Edizioni. Un altro prestigioso premio, dunque, per la scrittrice.
Uscito a fine novembre 2023, presentato ultimamente al Salone del libro di Torino, già vincitore del Premio letterario La Ginestra a Firenze, è quest’ultimo un testo eccentrico, brillante, originale, un viaggio fantastico e surreale intorno alla vita di Henri Toulouse Lautrec - pittore e artista francese oltre che visual designer della Parigi fin de siécle - un viaggio fatto in compagnia di un altro soggetto, compagno di sventura del pittore stesso. Ambedue i personaggi, infatti, affetti da nanismo - condizione che li rendeva svantaggiati rispetto al mondo - Lautrec era alto solo 142 cm, avendo sviluppato un busto normale ma mantenendo le gambe di un bambino - non si perdono d’animo e si danno un gran da fare per superare l’handicap, ciascuno a modo suo.
Ambientato a Parigi, il libro parte da Napoli con molta bizzarria: in particolare i primi fatti si svolgono nella chiesa di Santa Luciella, centro storico della città partenopea, dove un teschio con le orecchie mette in comunicazione il mondo dei vivi con quello dei morti. Questa storia, che riprende il culto delle aneme scurdate o aneme pezzentelle, anime del Purgatorio, che hanno bisogno di preghiere per guadagnarsi il Paradiso e che, se chiamate, offrono protezione dall’al di là a chi le adotta, suscita molta curiosità nella gente che non conosce la storia di Napoli. La storia, poi, continua e prende corpo a Parigi negli ambienti artistici di fine Ottocento.
Ma a parte questa stravaganza – dichiara l’autrice, rilevante è che nel testo Toulouse Lautrec, nanetto di 142 cm, statura che gli aveva reso la vita impossibile tanto da sentirsi rifiutato da tutti e finire i suoi giorni nelle case chiuse, venga presentato con grande umanità. Oltre che dare spazio alla sua figura di artista, alla sua arguzia e alla straripante creatività, compresa la passione per la cucina con relative ricette originali, Toulouse Lautrec è nel testo un uomo come tanti che si trova a combattere la diversità e lo fa in un ambiente, quello degli spettacoli parigini di fine Ottocento, tra un mare di artisti, musicisti, soubrettes, ballerine ed entreneuses, pennuti incipriati, circensi, acrobati, bari, tra fuochi d’artificio e miserie dell’esistenza, nel vortice impazzito della vita, che in fondo è proprio un cabaret.
Corredato di molte fotografie personali, disegni, caricature, affiches, quadri dell’autore, la Primerano non si esime dal pubblicare anche le ricette del pittore, gran gourmand e intenditore di vini. Non mancano, inoltre, stralci dalla sua corrispondenza, spaccati di vita, che lasciano intravedere il suo mondo e percepire il suo disagio interiore.
L’amore è quando il desiderio di essere desiderato ti fa stare così male che senti di poter morire, scriveva, infatti, disperato il Lautrec. Ma poi aggiungeva, con una bella bottiglia di champagne a fianco e un’altra di assenzio: Siamo brutti ma la vita è bella.
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