Venerdì 18 febbraio, al Senato della Repubblica, nella prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, si è svolta la cerimonia di assegnazione dei premi e delle menzioni d’onore nell’ambito della XXI edizione del Premio Nazionale “Umberto Zanotti Bianco” promosso da Italia Nostra.
Il premio, intitolato alla memoria del cofondatore dell’associazione Italia Nostra, grande meridionalista, archeologo, filantropo al quale la Calabria deve tantissimo, viene assegnato ogni due anni e attribuisce un riconoscimento a quei servitori dello Stato che si sono distinti per il loro operato a tutela del patrimonio culturale, l’ambiente e il paesaggio.
Dai profili dei premiati si apprendono vicende di toccante impegno civile, di partecipazione e generosità verso la collettività, storie di eroismo e passione che non arretrano di fronte alle minacce.
La commissione selezionatrice, coordinata dalla Consigliera nazionale Teresa Liguori, ha premiato quest’anno il Professor Mauro Francesco Minervino, candidato proposto dalla sezione Italia Nostra di Catanzaro, ex aequo con il Maresciallo Capo Mirella Malvasi, proposto dalla sezione di Trebisacce.
Il Prof. Mauro Francesco Minervino, appassionato e coraggioso intellettuale, antropologo, saggista, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e l’Università di Bari, visibilmente commosso, ha calorosamente ringraziato tutti coloro che lo hanno creduto meritevole di questo riconoscimento che parzialmente lo risarcisce dall’isolamento in cui si è trovato dopo aver pubblicato le sue “scomodissime” denunce. I suoi saggi e articoli fra i quali: “La Calabria brucia”, “Statale 18” su abusi edilizi e consumo di suolo, “Eolico e sciacalli. Calabria in ginocchio”, “In fondo al Sud. Altri turismi” – gli hanno infatti procurato minacce e intimidazioni.
Alcuni passaggi dal suo discorso di ringraziamento: “Detesto chi fa del male alla terra, chi fa del male ai boschi, li brucia! Il mio primo libro mi ha procurato un sacco di guai si chiamava La Calabria brucia. La Calabria purtroppo brucia ancora e io l’ho scritto nel 2009. La Calabria è una regione che brucia i propri boschi. Bruciare i propri boschi significa come bruciarsi addosso la carne, la pelle. Perché scempiamo l’ambiente e paesaggi meravigliosi, bellissimi, con tutto quello che c’è sotto, la nostra cultura, la nostra civiltà, con le cose più umili, le case dei contadini che sono piccole, ma belle.”
Durante la celebrazione del Premio di quest’anno è stata ricordata la Presidente Onoraria di Italia Nostra Desideria Pasolini dall’Onda, recentemente scomparsa (1920-2021) ed uno speciale ringraziamento è stato fatto al Maestro Orafo calabrese Michele Affidato per la donazione delle artistiche targhe consegnate ai Premiati.
La sezione Italia Nostra di Catanzaro, con la sua presidente dott.ssa Elena Bova, ringrazia il prof. Minervino per il suo lodevole impegno civile incitandolo a continuare con coraggio e determinazione nella lotta intrapresa per la tutela dei beni paesaggistici della nostra oltraggiata regione Calabria.
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