di FRANCESCO IULIANO
C’è anche la segretaria di redazione de La Nuova Calabria, Rita Barone tra i premiati del ‘Premio Prima Italia 2023’, promosso dall’associazione culturale informale “Calabria Prima Italia” in collaborazione con la Biblioteca pubblica Vincenziana, con il patrocinio del Comune di Davoli e della Presidenza della Regione Calabria.
Un appuntamento allestito, questo pomeriggio, negli spazi del Centro Polifunzionale della Cultura di Davoli Marina.
“La Festa del nome Italia - ha commentato il presidente dell’associazione Domenico Lanciano - rappresenta un vero e proprio evento, non soltanto perché, appunto, è la prima volta in assoluto che si svolge una manifestazione pubblica del genere, ma anche perché interviene per tentare di iniziare a colmare il più possibile grosse lacune storico-educative, specialmente nella società nazionale italiana, in particolare tra i calabresi dentro e fuori i confini”.
Più di 80 (tra istituzioni, enti, aziende, associazioni e cittadini) le pergamene consegnate a chi si è adoperato, negli anni, a diffondere, in vari modi, la narrazione che la Calabria, più di 3500 anni fa, soprattutto con il re Italo (come raccontato dai più antichi scrittori e storici), ha dato il nome all’Italia.
Ai vincitori è stata consegnata una pergamena ed una bottiglia di vino rosso “Re Italo” prodotto dalla Cantina dei Sirìti di Nuova Siri (in provincia di Matera), un territorio che apparteneva alle stesse terre degli Enotri, di cui Italo era re intorno al 1500 avanti Cristo, cioè 3500 anni fa.
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