
"Attaccare la libera informazione ed un giornalista come Riccardo Iacona, i suoi collaboratori e PresaDiretta dopo l'inchiesta giornalistica sul processo "Rinascita Scott" è un messaggio grave, un messaggio che arriva in modo distorto alla magistratura calabrese ed alla informazione libera, forse un segnale che si vuole dare ai calabresi e non solo". Così in una nota stampa di Angelo Sposato, Segretario Generale Cgil Calabria.
"Un messaggio che evidentemente si vuole mandare alla magistratura antimafia, -prosegue - al Procuratore Nicola Gratteri e la DDA che stanno conducendo il più grande impegno con importanti risultati antindrangheta della storia del nostro Paese. Non basta solo la solidarietà, intervengano la Rai a difesa della squadra di Presa diretta e di Riccardo Iacona, intervenga il parlamento con una condanna netta ad ogni tentativo di delegittimazione del prezioso operato della Procura antimafia di Catanzaro e della informazione libera, intervenga il governo per rafforzare ogni misura di sostegno e tutela alle DDA della Calabria".
"In questi giorni vi è stata una recrudescenza della Ndrangheta in Calabria - conclude Sposato - che ha iniziato a sparare in pieno giorno, come avvenuto a Cetraro ai danni dell'auto del comandante dei carabinieri o a Lamezia ad una lavoratrice di Progetto Sud di Don Giacomo Panizza che utilizza beni confiscati alla ndrangheta che si è vista squarciare le gomme dell'auto. Segnali inquietanti che non possono essere sottovalutati. Serve una reazione della società civile della Calabria.
Catanzaro, 18 marzo 2021
Angelo Sposato, Segretario Generale Cgil Calabria
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