di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
“Non ci poniamo limiti, abbiate fiducia, vogliamo sognare insieme a voi”.
Sono parole chiare e inequivocabili che sgomberano il campo da tante interpretazioni e ridanno serenità all’ambiente quelle del presidente del Catanzaro Floriano Noto alla conferenza di fine anno in cui sono stati presentai anche il nuovo direttore generale Paolo Morganti e il nuovo direttore sportivo Ciro Polito.
Il patron delle Aquile come ogni anno ripercorre la stagione appena terminata in Serie B e ribadisce che “il bilancio è più che positivo”.
“Bisogna avere pazienza, stima, fiducia. Nei primi anni non c’era tanta fiducia nei confronti della società che veniva da un altro mondo ed era anche comprensibile, oggi a distanza di sei anni vi dico: chi è stato il gruppo, il presidente che ha ottenuto tanti risultati negli ultimi anni? Penso che la fiducia ce la siamo conquistata sul campo. Vogliamo sognare insieme a voi, insieme a tifosi, la società farà i giusti investimenti ha prospettive. La Serie B va stabilizzata e noi lo faremo”.
Poi dice: Abbiamo provato a fare le cose più giuste. In passato il dg Foresti entrava nello spogliatoio e non era sua competenza ma ciò avveniva per carenza di ruoli. Oggi abbiamo un direttore generale che ha la sua esperienza dirigenziale e il direttore sportivo che, da ex atleta, se deve entrare nello spogliatoio entra senza neanche bussare. Abbiamo messo ordine alle cose”.
E ancora: “Non ci sarà nessun ridimensionamento, ma vorrei ricordare che molti nomi che sono arrivati a Catanzaro non erano conosciuti e il nostro orgoglio è di averli valorizzati e col loro ci metto pure il mister che oggi è così ambito. Io sono felice così sia Vandeputte che per Fulignati siano così richiesti ma voglio essere chiaro: Dopo due o tre anni finisce un ciclo. Su questo la città e i tifosi devono essere maturi. Noi investiremo su altri calciatori ma non ci tiriamo indietro”
Dal canto suo Ciro Polito afferma: “Il ritardo è sotto gli occhi di tutti, sono arrivato una settimana fa. Le idee sono chiare e questa è una sfida bella. Siete stati calcisticamente fantastici ma chiedo di dimenticare ciò che è stato perché si aprirà un nuovo ciclo. Bisogna consolidare la categoria e crescere tutti insieme. Chiedo massimo sostegno e speriamo di dare soddisfazione ad un popolo che vive per questa maglia. La Serie B ha una forbice troppo grossa e con i fondi che arrivano non so da dove mentre la famiglia Noto suda i soldi ed è giusto essere ambiziosi ma sostenibili”.
E osserva: “Come principi non manco mai e forse è la prima volta che non sono da solo. Ho grande fame e starà con me solo chi avrà la stessa mia fame. La squadra sarà costruita intorno ad un top della categoria che si chiama Pietro Iemmello”.
Mentre Paolo Morganti afferma: “Ho avuto la possibilità di creare Novarello e ho lavorato dietro la scrivania dopo aver giocato a calcio, quella è la mia natura. Ho scelto la parte dirigenziale. I ruoli richiedono responsabilità. Sotto il profilo caratteriale io e il ds siamo due caratteri differenti e la nostra diversità penso sia stata la nostra fortuna. Oggi penso che nel mondo dei direttori sportivi sia fondamentale non perdere il rapporto con i calciatori. Ma poi lavoriamo con gli uomini ed è fondamentale l’empatia”.
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