
Un simbolo di storia, arte e identità nazionale torna a raccontare il volto umano dell’Arma dei Carabinieri. Presso il Comando Legione Calabria, il Colonnello Giovanni Pellegrino, Comandante Provinciale, ha presentato alla stampa locale il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri – Edizione 2026, dando seguito alla cerimonia nazionale svoltasi questa mattina a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, alla presenza del Comandante Generale, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, e del Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Giunto alla 93ª edizione, il Calendario Storico si conferma un autentico fenomeno editoriale: oltre 1.200.000 copie stampate, traduzioni in otto lingue e versioni anche in sardo e friulano, a testimonianza di un successo che travalica confini e generazioni. Diffuso in scuole, uffici e famiglie, il Calendario è molto più di un prodotto editoriale — è un simbolo di memoria collettiva, un legame vivo e rinnovato tra l’Arma e la comunità.
Il tema scelto per l’edizione 2026 è “Eroi quotidiani”, un omaggio alle donne e agli uomini dell’Arma che, ogni giorno, operano con discrezione e coraggio, accanto ai cittadini. Attraverso le tavole d’arte e i racconti che le accompagnano, il Calendario restituisce il senso profondo della divisa: esserci sempre, con fiducia, solidarietà e spirito di servizio.
Come ha ricordato il Comandante Generale Luongo nell’introduzione, “a chi fa progetti di vita, non di morte, dedichiamo il Calendario. A loro offriamo il costante impegno, l’incessante dedizione, in una parola la cura.”
Le tavole del 2026 portano la firma di René (Luigi Valeno), maestro della nuova Pop Art italiana, che ha interpretato la quotidianità dei Carabinieri con uno stile luminoso e vivace. Le sue immagini mostrano uomini e donne in uniforme nei contesti più diversi — dalle strade cittadine ai borghi rurali, dai paesaggi naturali ai luoghi simbolo della cultura italiana — evocando la presenza costante dell’Arma nella vita del Paese.
Ad accompagnare le immagini, i testi dello scrittore Maurizio De Giovanni, che costruiscono un racconto unitario attraverso la lettera di un giovane Carabiniere ai genitori. Nelle sue parole, vibrano entusiasmo, dedizione e senso del dovere: episodi di altruismo, gesti di solidarietà, momenti di coraggio quotidiano che diventano specchio di una missione antica e sempre attuale — quella di servire con onore e umanità.
La prefazione di Aldo Cazzullo offre una prospettiva storica e valoriale sull’Arma, ricordando come i Carabinieri, nati nel 1814, abbiano attraversato la storia d’Italia — dal Risorgimento alla Resistenza, fino alla modernità — mantenendo saldo il loro ruolo di presidio di legalità e simbolo di unità nazionale.
La postfazione di Massimo Lugli, invece, racconta un episodio vissuto in prima persona, emblema della naturalezza e del coraggio con cui i Carabinieri, anche nei gesti più semplici, sanno infondere sicurezza e fiducia.
Particolarmente significativa la tavola di novembre, dedicata alla “Difesa” e ai valori che la animano: un militare per ciascuna Forza Armata, a celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre, quest’anno commemorata ad Ancona.
Insieme al Calendario Storico, è stata presentata anche l’Agenda 2026, che ne condivide il tema e lo spirito, arricchita da brevi racconti di De Giovanni che valorizzano gli “eroi quotidiani” delle nostre comunità.
Completano l’offerta editoriale il Calendario da tavolo “I Carabinieri nello sport”, dedicato agli atleti del Centro Sportivo Carabinieri, e il Planning “I Reparti a Cavallo dell’Arma”, che celebra l’eleganza e la tradizione equestre, ancora oggi tratto distintivo dell’Istituzione.
Come ogni anno, il ricavato dei planning e dei calendarietti sarà devoluto in beneficenza, a sostegno dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (ONAOMAC) e dell’Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari.
Anno dopo anno, il Calendario Storico continua a raccontare non solo la storia dell’Arma, ma anche quella dell’Italia. È un viaggio nella memoria e nel presente, un racconto di dedizione e speranza che rinnova il legame profondo tra i Carabinieri e i cittadini: un filo rosso che unisce passato, presente e futuro nel nome del servizio e dell’amore per il Paese.
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