È stato presentato nel corso della conferenza stampa che è tenuta presso Palazzo Nicotera, a Lamezia Terme (Catanzaro), il film Una fottuta bugia - prodotto da Play Entertainment e finanziato anche dalla Calabria Film Commission -, le cui riprese sono in corso in queste settimane non solo a Lamezia ma anche nelle zone di Vibo Valentia, Stefanaconi, Tropea, Briatico e Pizzo Calabro.
Alla conferenza stampa hanno partecipato il regista Gianluca Ansanelli, i protagonisti Emanuele Propizio e Antonia Fotaras e il produttore del film Marco Tempera.
Il film è prodotto da Play Entertainment e diretto da Gianluca Ansanelli, che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Tito Buffulini. L’opera è realizzata in co-produzione con Agresywna Banda, con il supporto di Lazio Cinema International 2022 e con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission. Una fottuta bugia è un dramedy in cui Pietro (Emanuele Propizio), un giovane ex-enfant prodige squattrinato si trova, suo malgrado, costretto a fingersi malato di cancro per non essere sfrattato di casa. L’incontro con Claudia (Antonia Fotaras), una ragazza malata terminale, lo costringe a confrontarsi col suo castello di bugie.
"Il mio plauso - afferma il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande - va alla produzione Play Entertainment ed al regista Gianluca Ansanelli - che sta girando in Calabria un film che narra un tema importante per la società contemporanea, con un cast di rilievo e con importanti ricadute di promozione per la nostra regione".
Ha dichiarato invece il regista Gianluca Ansanelli: “Io sono abituato a un tipo di cinema più mainstream, questo è un film diverso, con una sua nobiltà, è un film amaro, una commedia ma con una dimensione profonda e sicuramente il tema che affronta aiuta a rimettere in ordine le priorità della vita…..ringrazio il produttore per aver scommesso su questa storia e anche la Calabria Film Commission, che ci ha inoltre permesso di girare e scoprire dei posti bellissimi che il potere mitico del cinema può solo esaltare”.
Commenta Emanuele Propizio: “Il mio personaggio nonostante la terribile bugia è trasparente, la mia difficoltà e sfida è quella di non essere comunque odiato, il merito della sceneggiatura è quello di far emergere anche la sua umanità e sofferenza e io cerco altrettanto di farlo lavorando sui diversi tipi di rapporto che ho con tutti gli altri protagonisti”.
In merito al suo ruolo afferma infine Antonia Fotaras: “Il mio personaggio ha una energia travolgente nonostante la malattia, grazie a cui suo malgrado scopre il senso della vita e di come viverla, quando invece spesso noi ci dimentichiamo come farlo. Per prepararmi al mio ruolo ho incontrato malati terminali, mi sono documentata con tantissime testimonianze video e parlato con molte persone che hanno avuto esperienze similari, è un continuo lavoro con me stessa. È un film che sta avendo un grande impatto emotivo su di me”.
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