Presentato a Roma il XXIII "Premio Calabria che Lavora": tra i premiato anche Carlo Parisi

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images Presentato a Roma il XXIII "Premio Calabria che Lavora": tra i premiato anche Carlo Parisi
Natale Princi, Fabio Porta, Marilena Alescio, Carlo Parisi e Pino Parise

Per i 10 anni di "Giornalisti Italia"

  28 marzo 2024 14:19

Solenne cerimonia di presentazione, nella Sala Stampa di Montecitorio, della XXIII edizione del “Premio Calabria che Lavora – Distinguersi per non estinguersi”.

Sono le ore 18.30 del 25 marzo 2024 quando al tavolo della Presidenza viene chiamato ad intervenire Carlo Parisi che, il 6 luglio prossimo nella suggestiva cornice di Villa Caleo, sul lungomare di Gioia Tauro, riceverà il premio dedicato alle “Eccellenze Calabresi” per i dieci anni di Giornalisti Italia, “il giornale dei giornalisti”. Il giornale che, esattamente alla stessa ora di dieci anni fa, alle 18.30 del 25 marzo 2014, debuttava nella “Sala Azzurra” dell’allora sede della Fnsi, al numero 249 di Corso Vittorio Emanuele II. Dieci anni di battaglie per la difesa della dignità umana e professionale, voce ai senza voce, battaglie vinte con importanti riconoscimenti anche a livello internazionale.

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All’epoca Carlo Parisi era vicesegretario della Fnsi e da lì a poco sarebbe diventato segretario generale aggiunto, incarico da cui si è dimesso il 1° luglio 2020. «Oggi, dieci anni dopo, – ha sottolineato Pino Parise, presidente della Federazione Calabresi nel Mondo, nel presentarlo a Montecitorio – Carlo Parisi, oltre che direttore di Giornalisti Italia, è segretario generale della Figec Cisal, il nuovo sindacato italiano dei giornalisti e degli operatori dell’informazione, della comunicazione, dell’arte e della cultura. E questo fa di lui un esempio per le nuove generazioni e per i tantissimi ragazzi che sognano ancora di poter fare da grandi i giornalisti».
Quella di Giornalisti Italia è, dunque, la storia di un successo che non è solo editoriale, ma è molto di più, per via della rilevanza della testata all’interno di un complesso sistema della comunicazione nazionale dove si avvertiva il forte bisogno di un diverso pluralismo rispetto al passato e di uno strumento di dibattito sempre più aggiornato e moderno sui temi più attuali che oggi coinvolgono la categoria. Questa è nei fatti la storia di Giornalisti Italia.
Carlo Parisi, nel ringraziare la Presidenza del Premio, ha evidenziato che «il successo di Giornalisti Italia è anche merito della cofondatrice Nicoletta Giorgetti e di tutti i colleghi che, con passione, professionalità e impegno, hanno quotidianamente contribuito alla sua crescita, perché se oggi il giornale è diventato punto di riferimento dell’intera categoria il merito è anche loro. E a loro tutti va dedicato».

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Parisi si è, quindi, detto «onorato di ricevere il prestigioso riconoscimento da un’associazione che non riceve contributi pubblici nonostante, da ben 23 edizioni, renda lustro alla Calabria portandola alla ribalta internazionale non per fatti di ’Ndrangheta ma per “Eccellenze” note e sconosciute che, quotidianamente, in Calabria e in ogni angolo del mondo tengono alto il nome della regione. Eccellenze che, purtroppo spesso, paradossalmente pagano sulla propria pelle il prezzo del loro valore, ma non esitano ad andare avanti senza vendere l’anima al diavolo».
Ad aprire la conferenza stampa, coordinata dalla giornalista Marilena Alescio, è stato l’intervento di uno dei fondatori del “Premio Calabria che Lavora”, Franco Buccinà, il quale ha annunciato che «quella di oggi qui alla Camera dei Deputati è solo una anticipazione di quella che sarà poi la cerimonia ufficiale di consegna dei  riconoscimenti che si terrà a Villa Caleo il 6 luglio.

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Tra i premiati di quest’anno – ha anticipato – troverete personaggi e protagonisti della vita sociale e scientifica italiana che il mondo ci invidia».
Oltre a Carlo Parisi sarà premiato anche un altro giornalista: Santo Strati, direttore di Calabria Live «per aver saputo raccontare – questa la motivazione – una terra difficile e complessa come la Calabria con i toni soft delle sue eccellenze più autentiche e portando ogni giorno in copertina le sue peculiarità migliori. Un racconto quello di Santo Strati che attraverso i suoi saggi e le sue pubblicazioni personali aiuta migliaia di studiosi diversi a capire meglio da che parte va il Sud del Paese».
Nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, oltre ai due giornalisti, presenti anche gli altri destinatari del Premio. A cominciare dalla professoressa Patrizia Piro, Prorettore dell’Università della Calabria, «che oggi – si legge nella motivazione – è una vera e propria icona del mondo femminile che più conta in Italia, una city-manager dell’Unical che in questi anni ha partecipato alla crescita del Campus universitario, guidando e gestendo in prima persona le fasi più delicate del rilancio dell’ateneo calabrese.

Una studiosa  – ripete dalla presidenza Pino Parise – che all’estero ci invidiano e che pur essendo stata richiesta negli anni da moltissime università straniere alla fine ha scelto di rimanere nella sua terra di origine per costruire qui il futuro delle nuove generazioni». Invitata a portare un suo saluto, la professoressa Patrizia Piro ha dedicato questo premio agli studenti del suo Campus Universitario, «che non sono solo studenti calabresi, ma molti sono studenti stranieri, grazie ad un progetto che oggi vede l’Unical al centro di una serie di rapporti accademici con le università più importanti del mondo».

La studiosa ha poi raccontato i tanti progetti internazionali oggi in fase di sviluppo e di perfezionamento all’interno del Campus calabrese, confermando quanto sull’Università della Calabria siano oggi puntati i riflettori della ricerca internazionale, anche per via delle ricerche e dei risultati importanti raggiunti dal Campus calabrese in tema di Intelligenza Artificiale. Insomma, una serata, è sembrato di cogliere, dedicata alla fine al futuro generale dell’Unical, più che ai traguardi personali raggiunti da questa studiosa di altissimo profilo accademico che anche in questa sede e in questa occasione così solenne si riconferma donna pragmatica e dotata di una semplicità senza pari.
Altro prestigioso riconoscimento è andato al prof. Massimo Martelli, già primario di cardiochirurgia toracica all’Ospedale Carlo Forlanini di Roma, uno dei più importanti chirurghi del mondo per il trattamento del polmone. «Quando si parla di lui – ripete Franco Buccinà – si parla di un uomo che ha effettuato quasi 30 mila interventi di chirurgia toracica, un vero e proprio maestro della medicina moderna e i cui allievi prediletti sono oggi ai vertici dei maggiori ospedali di tutta Italia». «Un nome per tutti, – sottolinea Martelli – quello del prof. Franco Facciolo, originario di Soriano Calabro, che oggi guida la chirurgia toracica all’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma e che ho coccolato nella mia prima sala operatoria fino al giorno in cui avevo capito che il ragazzo poteva ormai prendere il volo perché era diventato un numero uno».

Con lui anche il prof. Aldo Di Carlo, uno dei grandi maestri della dermatologia internazionale, che per lunghi anni ha diretto all’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma le ricerche più avanzate del settore diventando punto di riferimento della oncologia dermatologica in tutto il mondo. Un premio speciale è stato, poi, assegnato al prof. Nicodemo Misiti, etnolinguista e storico originario di Melicucco, per le sue ricerche demoantropologiche e per i saggi dedicati alla storia della cultura calabrese.

A tenere a battesimo il Premio di quest’anno sono stati due parlamentari eletti all’estero: l’on. Fabio Porta (eletto nella Circoscrizione America Meridionale nella lista Pd) e l’on. Christian Di Sanzo (eletto nella Circoscrizione America Settentrionale e Centrale nella lista Pd). Entrambi hanno evidenziato l’importanza del Premio che «vuole esaltare i grandi protagonisti veri della società calabrese che, con il proprio impegno e il proprio lavoro, hanno reso grande il nome della Calabria in ogni parte del mondo».

«La Calabria è una terra che ha dato e continua a dare all’Italia e al mondo delle importanti eccellenze» ha aggiunto l’on. Fabio Porta evidenziando come «la collettività calabrese presente in Sud America sia oggi di grande qualità al servizio di diverse nazioni straniere».

«Il senso del Premio – ha detto ancora il parlamentare – è quello far conoscere anche la ricchezza dei nostri territori favorendo il rientro dei tanti giovani calabresi in giro per il mondo che hanno ancora voglia di tornare ai paesi di origine delle proprie famiglie. Ma questo è soprattutto un premio alla Calabria che lavora, dedicato a quei professionisti che si sono fatti valere nel mondo per le loro qualità e la loro professionalità, non un premio inventato per amici e gente che non ha nulla a che fare con l’immagine all’estero bella della Calabria».

Per l’on. Cristian Di Sanzo, che è anche membro della Commissione attività produttive, premi come questi «diventano fondamentali per i giovani, perché aiutano i giovani a credere nelle proprie professioni e a credere soprattutto nella meritocrazia e nelle proprie qualità. Alla fine, la vita premia i migliori, e questo vogliamo fare noi con tutti loro». (giornalistitalia.it)

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