Presentato all'Umg il Master “Costruzione e consolidamento d'impresa”, Cuda: “Bella opportunità”

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images Presentato all'Umg il Master “Costruzione e consolidamento d'impresa”, Cuda: “Bella opportunità”

  20 giugno 2025 13:16

di MARCO VALLONE

La miscela tra le conoscenze accademiche e quelle di chi lavora direttamente sul campo sono alla base del nuovo Master di primo livello presentato in conferenza stampa, questa mattina, presso la Sala Riunioni del Rettorato dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. “Costruzione e consolidamento d'impresa” è il titolo del master che ha l'obiettivo di formare i prossimi imprenditori del domani attraverso attività, seminari, stage e progetti mirati. La teoria abbinata alla pratica, insomma, per rendere quanto più pronti possibile i neofiti dell'attività di impresa a un percorso entusiasmante ma anche ricco di sfide, di opportunità e di difficoltà.

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L'iniziativa formativa nasce dalla collaborazione avviata tra l'ateneo di Catanzaro, il suo Centro di Ricerca Digit Lab Law e Confcommercio Calabria Centrale con il gruppo Giovani Imprenditori. “Questa è una bella opportunità che noi stiamo per dare ai nostri giovani – ha evidenziato il rettore dell'Università Magna Graecia Giovanni Cuda -. Di questo devo onestamente ringraziare il professore Antonio Viscomi che di questa iniziativa è il volano e il motore. E' un'opportunità che viene garantita ai nostri studenti e si tratta di attività di formazione post laurea naturalmente. Ma gli studenti, a differenza di molte iniziative simili, avranno la possibilità di lavorare proprio sulle sedi e quindi di imparare direttamente quello che naturalmente, in molti casi, una preparazione esclusivamente di tipo teorico non è in grado di dare”. L'obiettivo è quello di far comunicare l'università con il mondo del lavoro: “Noi abbiamo un obiettivo altrettanto importante quanto la didattica e la ricerca, e nel nostro caso anche l'assistenza – ha sottolineato Giovanni Cuda -, che è quella che noi comunemente chiamiamo terza missione. La terza missione è il dovere istituzionale che abbiamo di trasferire sul territorio tutto quello che è il know how e la conoscenza che viene costruita all'interno di queste mura. E questo per me è uno degli esempi più brillanti di questa attività di terza missione”.

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Il master nasce dalla richiesta di Confcommercio Calabria Centrale, insieme al gruppo Giovani Imprenditori, di “sostenere la formazione della consapevolezza della coscienza imprenditoriale dei giovani che si avvicinano appunto alla decisione di avviare un'attività imprenditoriale – ha affermato il professore Antonio Viscomi, coordinatore del Centro di Ricerca Digit Lab Law dell'ateneo catanzarese -, che non è una cosa molto semplice. L'obiettivo è quello di accompagnare queste persone nella loro formazione culturale e professionale perché quello dell'imprenditore è un mestiere veramente complicato”. L'articolazione del master, che necessiterà dell'iscrizione di almeno 20 persone perché possa effettivamente partire intorno alla fine dell'anno, si fonderà “innanzitutto su lezioni accademiche e lezioni professionali, credo che questo sia l'elemento più significativo – ha commentato Antonio Viscomi -. I partecipanti al master incontreranno non soltanto esperienze scientifiche ma soprattutto esperienze professionali e pratiche. Impareranno il diritto del lavoro ma anche come si gestiscono le risorse umane. E l'altro elemento è che sarà un master ibrido, quindi con delle lezioni in presenza e delle lezioni online: quindi in questo modo cerchiamo di avere un sistema modulare flessibile che consente di venire incontro alle esigenze di tutti, considerando che il master è di primo livello e si rivolge quindi alle persone che sono in possesso di un titolo di studio universitario di primo livello, quindi la laurea triennale. Persone, quindi, che sono nella fase intermedia tra l'accesso al mondo del lavoro e la voglia, forse, la possibilità di continuare ancora a frequentare l'università. Noi cerchiamo di integrare nel modo migliore possibile le esigenze di tutti”. Le lezioni saranno svolte anche da imprenditori puri, poiché “è importante che i ragazzi abbiano a che fare con persone che hanno affrontato il disagio di fare impresa, che conoscono cosa vuol dire fare impresa. Fare impresa non è una cosa semplice – ha concluso il professore Viscomi -: è una cosa molto difficile dal punto di vista professionale e richiede anche delle skill, delle abilità e un equilibrio psicologico non da poco. E allora incontrare le persone che hanno affrontato le difficoltà che gli studenti potranno affrontare nel loro futuro può essere una cosa importante”.

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Andrea Rotundo, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio Calabria Centrale, ha dedicato un passaggio relativamente a quante siano le difficoltà burocratiche, fiscali ed economiche che i giovani imprenditori devono affrontare: “Le difficoltà, soprattutto per un imprenditore in generale, burocratiche e fiscali sono ormai tantissime – ha rilevato -. Nella nostra terra sono poi sempre più rafforzate, tant'è che nel nostro circuito si dice spesso che chi riesce a fare impresa al sud vale per due. Quindi la presenza delle imprese all'interno di questo master, che accompagneranno appunto anche il corso di studi, servirà anche a fornire delle informazioni utili agli imprenditori del futuro per riuscire a superare queste difficoltà”.

“Dati di Unioncamere nazionali, fino a due anni fa, davano il mismatching italiano, quindi il mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro – ha evidenziato dal canto suo Pietro Falbo, presidente di Confcommercio Calabria Centrale -, al 54%. L'ultimo dato invece è del 46%. Vuol dire che azioni come quelle che stiamo portando avanti anche qui, nel nostro piccolo, nella provincia, in un'area diversa da quelle più avanzate del nord est italiano, vanno nella direzione giusta”.

Giovanni Ferrarelli, direttore di Confcommercio Calabria Centrale, ha sottolineato infine, da parte sua, come il titolo del master, “Costruzione e consolidamento d'impresa” evochi “momenti importanti come la fatica, il metodo e la visione. La visione di cui c'è bisogno. Noi in Calabria abbiamo 183mila imprese: la maggior parte di queste imprese sono ditte individuali, poco strutturate. E il 12,8% di queste imprese sono imprese giovanili. Però c'è da dire che, dal 2019 al 2024, c'è stata una chiusura di circa 35mila imprese giovanili, a fronte di nuove costituzioni. Cosa vuol dire questo? Che c'è un grande entusiasmo iniziale, però poi ci si approccia col mercato, con un mercato più ampio, un mercato che presuppone una visione nuova, diversa e più strutturata. E allora un master del genere dà la possibilità di consolidare quelle che sono delle certezze, ottenendo un tipo di visione nuova, diversa, anche rispetto a quello che è il ruolo dei corpi intermedi. Nel momento in cui riusciamo ad unire quelle che sono le competenze accademiche, da una parte, e quello che è il lavoro quotidiano dell'imprenditore o, per meglio dire, del piccolo imprenditore dall'altra”. L'ultimo dato su cui si è voluto concentrare Ferrarelli è quello relativo ai Neet: “Il 32% dei nostri ragazzi – ha rilevato – non studia e non lavora. E allora lì c'è un'opportunità importantissima perché si dà l'opportunità, in termini di visione, di entrare in un regime diverso, intraprendere e farlo con coscienza. Spesso noi, in associazione, tendiamo, soprattutto nei confronti dei giovani, a cercare di calmare e quasi attenuare l'esuberanza. Perché è facile voler partire con entusiasmo, però c'è la necessità di avere le giuste competenze: questo master va in questa direzione”.

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