Presidio in piazza Prefettura dei lavoratori Enel contro il nuovo piano industriale

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  08 marzo 2024 15:19

dI FRANCESCO IULIANO

E’ stato un 8 marzo nel segno dello sciopero generale quello organizzato da Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, a sostegno dei lavoratori Enel scinsi in piazza per protestare  contro il piano industriale presentato dall’azienda è giudicato inefficiente e senza prospettive per il futuro dei lavoratori della distribuzione e della produzione. Vengono contestati i mancati investimenti nell’ambito della produzione e della distribuzione e viene denunciata, altresì, la mancanza di personale che da tempo costringe i dipendenti a coprire più turni. Inoltre il nuovo piano industriale Enel prevede una massiccia esternalizzazione che finirebbe per penalizzare la qualità del servizio elettrico aumentando inesorabilmente il rischio di incidenti e infortuni. 

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Oltre un centinaio i lavoratori in tuta blu che, con il sostegno dei segretari generali regionali di Cgil, Cisl, Uil, Angelo Sposato, Tonino. Russo e Santo Biondo e, per Filctem. Flaei e Uiltec, i segretari generali Calabria, Francesco Gatto, Antonino Mallone e Vincenzo Celi, hanno affollato i giardini antistanti il Palazzo della Prefettura.

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«Un passaggio importante - hanno commentato i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali - e si spera anche uno snodo, di una vertenza che nasce per contrastare con determinazione la decisione di Enel di voler esternalizzare massivamente attività esclusive e distintive, di voler modificare in modo unilaterale l’orario di lavoro, e di tagliare gli investimenti nei settori della Produzione, della Rete e del Mercato/EnelX, indebolendo in modo irreversibile un portato industriale e di competenze rappresentato e garantito dai Lavoratori».

«Scelte incomprensibili - hanno aggiunto - ispirate ad ottiche anacronistiche e di austerità, che esporranno l’intero Paese a rischi di tenuta di un settore strategico come lo è il settore elettrico, soprattutto in un periodo di transizione energetica e di rinnovo delle concessioni. Ne è un esempio la rinuncia alla realizzazione del progetto per la produzione di idrogeno green, con fondi Pnrr per circa 15 milioni di euro, presso l’ex sito produttivo della dismessa centrale Enel che insiste nel comune di Corigliano-Rossano». 

Tra i suggerimenti del sindacato, a questo proposito, anche quello di prevedere un’accelerazione verso le energie rinnovabili, procedendo con convinzione ed in tempi brevi, all’attuazione di un piano di investimenti e di immissioni di personale, necessari alla Calabria per rendere efficiente una rete inadeguata e vetusta che la pone, per qualità del servizio elettrico, tra le regioni fanalino di coda d’Italia.

In mattinata, una delegazione dei sindacati e dei lavoratori, ricevuta dal capo di gabinetto della Prefettura, Vito Turco, ha espresso le ragioni della vertenza.

 

 

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