Presidio Si Cobas alla cittadella regionale, Laudini: "Bene per il disegno di legge ma rivendichiamo il diritto al lavoro"

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images Presidio Si Cobas alla cittadella regionale, Laudini: "Bene per il disegno di legge ma rivendichiamo il diritto al lavoro"

  28 luglio 2023 11:42

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

“Siamo qui per rivendicare il diritto al lavoro e un posto nelle aziende sanitarie”. Lo dice Roberto Laudini, coordinamento regionale Si Cobas Calabria, davanti alla sede della Regione Calabria per una manifestazione pubblica convocata dal Sì-Cobas Calabria per rivendicare il diritto al lavoro e ad una sanità pubblica e libera da giochi di potere. 

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“Anche se il 15 è stata approvato il disegno di legge che proroga la graduatoria – afferma il sindacalista - noi siamo ancora qui per manifestare. Non bisogna mai arrendersi nemmeno all’evidenza dei fatti. Il commissario ad acta Occhiuto con questo disegno di legge consente una proroga fino al 30 di luglio 2024 e ciò da speranza agli infermieri e agli Oss ma nello stesso tempo dichiara che manca il personale nella sanità pubblica calabrese. Oggi rivendichiamo il diritto al lavoro e chiediamo i numeri nelle aziende sanitarie. Mancano 5mila sanitari che sono un numero sottostimato. Occhiuto ci deve dare i numeri perchè le aziende soffrono e i lavoratori fanno doppi turni, abbiamo barelle con pazienti nei corridoi e quindi rivendichiamo il diritto ad un posto di lavoro nelle aziende sanitarie”. 

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Dal canto suo, Simone Scandale, coordinatore regionale Si Cobas Calabria afferma: “Rivendichiamo il diritto al lavoro e applaudiamo a questo disegno di legge che da speranze in più. Lotteremo per far applicare il fabbisogno a tempo indeterminato del 2023 e 2024 in modo che le aziende possano trovare respiro a livello lavorativo e far assumere più personale possibile. Le graduatorie stanno scorrendo e mancano 150 assunzioni. Poi possono ripartite con l’Annunziata di Cosenza per gli Oss e per le altre aziende del servizio sanitario regionale. Oggi non c’è la dottoressa Sabina Scordo ma qualcuno del dipartimento ci riceverà”.   

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