Prestiti usurai nel Cirotano, patteggia a 4 anni e per le vittime "si infonde speranza e coraggio"

Ha patteggiato la condanna a 4 anni e 2 mesi di reclusione, oltre alla confisca di quasi  500.000 euro, davanti al Tribunale di Crotone, Cataldo Basile, sottoposto alla misura cautelare del carcere domiciliari sin dallo scorso settembre ed imputato (in concorso con altri) per numerosi reati – tra cui estorsione, usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria – ai danni di diverse decine di persone.

Un giro di prestiti di denaro a tassi d'interesse superiori ai limiti stabiliti dalla legge, nell'inchiesta portata avanti dalla Guardia di Finanza che ha ricostruito nelle carte dell'inchiesta episodi di somme concesse alle vittime dal 2008 al 2019 con un tasso di interesse che oscillava dal 19 al 188%, più altre 22 vicende di natura estorsive. 

Molte delle vittime - professionisti, piccoli e medi imprenditori che versavano in difficoltà economica -, alcune delle quali attendevano giustizia da almeno 10 anni,  hanno assistito all'udienza superando l’insofferenza esternata dal collegio difensivo dell’indagato nei confronti del folto osservatorio.

"Sebbene la pena concordata con la pubblica accusa possa apparire non comparabile alle sofferenze patite dalle persone offese, l’esito di tale procedimento costituisce un precedente importate per questa comunità, in grado di infondere speranza e coraggio a chi ancora oggi è vittima di tali reati, nonché di individuare quale unica via di uscita l'aiuto delle istituzioni e della comunità", la dichiarazione del collegio difensivo composto dagli avvocati del Foro di Crotone  Pasquale Casacchio Gallo, Francesco Oppido, Cesare Russo, Giuseppe Seminara, Francesco Barbuto, Mario Lucente e Pietro Capoano.

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