Presunta concussione a Catanzaro, anche per l'avvocato Barbieri arresti domiciliari

Anche per l'avvocato Pasquale Barbieri il gip, Chiara Esposito, ha disposto gli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta su una presunta concussione nell'ambito della curatela fallimentare di Fondazione. Sulla scia della decisione assunta nei confronti del collega dell'indagato, l'avvocato Pierpaolo Greco, il giudice ha rigettato la richiesta di misura cautelare in carcere che era stata sollecitata dalla Procura per Barbieri, accogliendo la tesi dell'avvocato Valerio Murgano che si è battuto per la concessione di una misura cautelare meno grave.

Ripartiranno da qui, ora, i legali della difesa per tentare di ribaltare l'impianto accusatorio messo su dalla Procura sulla base degli accertamenti portati avanti dai finanzieri che, dopo essere stati col fiato sul collo dei due legali, li hanno arrestati in flagranza di reato, spedendo Greco in carcere e Barbieri ai domiciliari contestandogli di aver chiesto 50mila euro al presidente della società Karol spa di Palermo, l’avvocato Marco Zummo, per agevolare un accordo che gli consentisse di continuare a gestire i servizi della fondazione Betania per i quali esisteva già un accordo in corso di rinegoziazione. 

Barbieri, in particolare, sempre secondo l'accusa, avrebbe svolto il ruolo di intermediario, così come denunciato da Zummo alla Guardia di finanza che ha avviato le indagini seguendo i movimenti dei due indagati e sorprendendo Barbieri mentre riceveva una prima tranche di 25mila euro dei quali 10mila girati a Greco e 15mila trovati nel suo studio.

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