Patrimonio mobiliare dissequestrato a Giuseppe Donato, di Chiaravalle Centrale. accusato di usura e finito agli arresti domiciliari lo scorso 10 giugno (LEGGI QUI).
Il presidente Damiani Song ed i magistrati Michele Cappai e Simona Mannia, hanno accolto la tesi difensiva degli avvocati Fabio Tino e Valerio Murgano, tesa a far emergere la non pertinenzialità dei beni oggetto delsequestro con i fatti in contestazione, e che nessuna sproporzione vi fosse, a differenza di quanto ipotizzato dall'Ufficio di Procura, tra la cospicua somma di denaro rinvenuta sui conti dell'indagatoed in contanti, e l'attività economica di quest’ultimo complessivamente considerata.
Gli avvocati Tino e Murgano hanno anche depositato una consulenza tecnico-contabile volta a dimostrare la lecita provenienza del patrimonio dell'indagato e cioè come la disponibilità economica dell'indagato provenga dal consolidarsi, nel tempo, di redditi da lavoro dipendente, pensioni di reversibilitàdel coniuge scomparso, reddito da contratti di locazioneregolarmente registrati, una recente operazione di vendita immobiliare del valore di 110.000,00€, ed ancora investimenti obbligazionari ed azionari in prodotti con rendimento ad alto rischio.
Nessuna sproporzione dunque per i giudici del Tribunale, ed il patrimonio dell'indagato è stato così restituito all'avente diritto; restano da provare, adesso, i fatti oggetto di provvisoria incolpazione, le cui circostanze andranno valutate attentamente, una volta concluse le indagini ed avviato l'iter processuale di merito.
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