Dopo i casi dei presunti conflitti di interessi, ora sindaco e vicecesindaco diffidati per mobbing dal comandante dei vigili urbani
22 ottobre 2023 16:35di MASSIMO PINNA
Ora la misura è colma. La situazione richiede un intervento del prefetto di Catanzaro.
I Gruppi consiliari di Forza Italia e PD, chiedono ufficialmente un intervento del massimo esponente dello Stato a livello provinciale, il prefetto di Catanzaro, Enrico Ricci.
Prima il caso del presunto conflitto di interessi dell’assessore alla cultura, Elisabetta Sestito, che ha partecipato alla votazione di giunta per concedere il contributo comunale all’associazione Città di Girifalco che gestisce l’omonimo premio, associazione della quale la Sestito era vicepresidente e comunque socio fondatore.
Delibera e caso per il quale il prefetto avrebbe già sentito la segretaria comunale dopo che del caso è stata attenzionata la vice ministro degli Interni, sottosegretario di Stato Wanda Ferro.
Di recente, l’altro caso che coinvolgerebbe il presidente del consiglio comunale Rosanna Rizzello.
Da ultimo, ma non per importanza e gravità, è pervenuta, al protocollo dell’Ente, in questi giorni, una denuncia di mobbing sul luogo di lavoro con cui sono enunciati una serie di comportamenti anti sindacali e persecutori assunti dal sindaco Pietrantonio Cristofaro e dal vice sindaco Alessia Burdino nei confronti della responsabile dell’ufficio di Polizia Locale, maresciallo Gabriella Miniero.
Ciò ha suscitato la presa di posizione dei due gruppi consiliari di opposizione Forza Italia con Carolina Scicchitano ed Elisabetta Ferraina e Partito Democratico con Teresa Signorello e Mario Deonofrio, che chiedono a gran voce un intervento del prefetto per riportare la situazione in un alveo di ‘normalità’ amministrativa.
Una missiva ufficiale inviata al prefetto, al viceministro degli Interni Wanda Ferro, al dipartimento nazionale della Funzione Pubblica e all’Anac, autorità nazionale anti corruzione.
“La gravità di tale comunicazione è fortemente accentuata da una reiterazione di condotte antigiuridiche perpetrate – si legge nella nota congiunta di FI e PD - dal 2021 a tutt’oggi. Senza voler entrare nel merito di ogni singola contestazione, pare assurdo che pure i dipendenti comunali, specie se aventi particolari funzioni, come la polizia locale, debbano operare in un contesto caratterizzato dall’arbitrio e dall’arroganza degli amministratori”.
“Tutto ciò premesso, come consiglieri comunali ci chiediamo se sia normale questo modus operandi in cui l’agire amministrativo, finalizzato al soddisfacimento degli interessi personali, finisce puntualmente per violare qualsiasi norma dal Codice Civile al Testo unico degli Enti locali. Ci chiediamo – aggiungono - se sia normale giustificare azioni oggettivamente viziate accusando i consiglieri comunali di minoranza di esercitare una “politica cattiva”, ignorando semplicemente che la minoranza svolge funzioni di controllo e soprattutto disconoscendo quella regola generale secondo la quale un amministratore comunale deve astenersi al minimo sentore di conflitto di interessi, reale o potenziale che sia”.
Ed ancora “ci chiediamo, se sia normale utilizzare il ruolo di amministratore comunale per mortificare e discriminare professionalmente e personalmente alcuni dipendenti pubblici con il solo obiettivo di punirli”.
Insomma, la cosa è sfuggita di mano, secondo FI e PD.
“Noi pensiamo che – affermano - questo agire amministrativo sia lo specchio di una compagine amministrativa incompetente ed arrogante. Un’amministrazione comunale che da circa 3 anni a Girifalco, produce atti illegittimi ed irregolari, che meriterebbero un’attenzione maggiore da parte di quegli organi predisposti alla tutela delle norme e degli interessi collettivi e non ci si può esimere dal sottolineare che anche gli uffici comunali ed i loro dipendenti meriterebbero adeguata tutela da chi è preposto a far rispettare le regole di buona amministrazione ed i principi costituzionali”.
“Sulla scorta di quanto sin qui esposto, i sottoscritti - scrivono - chiedono a Codeste Spettabili Autorità un immediato intervento che ponga fine a questo incubo che ormai paralizza una cittadina bisognosa di democrazia”
E dunque, FI e PD, chiedono l’intervento ufficiale del prefetto e anche, a questo punto, di essere auditi, così come i responsabili degli uffici comunali, comunali (comprese la comandante della polizia locale e la segretaria comunale) auspicando che “ciò avvenga alla presenza e con la partecipazione dell’On.le Wanda Ferro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, cui la presente si invia per quanto di competenza e conoscenza"
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