Un’amministrazione comunale in affanno, incapace di gestire l’ordinario, si rifugia sempre più spesso nel sostegno a iniziative promosse da associazioni e movimenti con una marcata impronta ideologica. È quanto accaduto anche durante la conferenza stampa di presentazione del Pride, che si vorrebbe organizzare a Catanzaro.
Un’amministrazione che non riesce a garantire il decoro minimo — dai cimiteri in stato di abbandono alle strade ridotte a groviera, dall’erba alta nei quartieri al degrado urbano diffuso — si aggrappa alla propaganda arcobaleno per distrarre l’opinione pubblica dai propri fallimenti. Nessuna visione sulla costruzione del nuovo ospedale, totale incertezza sui pontili che dovrebbero rilanciare la stagione estiva 2025: ma si pensa al Pride del 2026. È il tentativo maldestro di parlare di nuovi diritti, quando non si riescono nemmeno a garantire quelli basilari, per i quali i cittadini pagano tasse salatissime.
Ma c’è di più. Durante la conferenza stampa, l’assessore alla Pubblica Istruzione ha affermato che il tema dei diritti LGBTQ+ va portato nelle scuole. Una dichiarazione che ci preoccupa profondamente. Fratelli d’Italia è da sempre chiara: l’educazione affettiva e sessuale è un diritto e un dovere delle famiglie, non un compito da delegare alle aule scolastiche, tanto meno quando si tratta di promuovere una visione ideologica come quella della cultura gender.
Ancora più sconcertanti sono però le parole del presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco, che avrebbe dichiarato: "Catanzaro deve diventare una città normale, dove tutti possano uscire da casa come credono, dove si possano rivendicare i propri diritti. Sarà un percorso lungo ma fattibile: dobbiamo lasciare una traccia."
Se sono vere queste affermazioni, ci troviamo di fronte a un fatto grave: il presidente del Consiglio comunale ritiene evidentemente che Catanzaro, oggi, non sia una città normale. Una città, cioè, in cui la libertà di espressione non sarebbe garantita. È inaccettabile che il presidente del consiglio comunale squalifichi così l’intera comunità che è chiamato a rappresentare.
Quanto alla "normalità", evitiamo di addentrarci in discussioni filosofiche o sociologiche: ci basta dire che, per i cittadini, l’unica cosa anormale è questa amministrazione, che non tutela i diritti fondamentali, non offre servizi, non dà risposte concrete e preferisce rifugiarsi nella narrazione ideologica per mascherare il proprio fallimento.
Coordinamento Cittadino
FDI Catanzaro
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736