I particolari della mobilitazione, le modalità e gli obiettivi della petizione saranno illustrati lunedì 19 aprile alle 11 nel corso di una conferenza stampa che si terrà in remoto, sulla piattaforma zoom
17 aprile 2021 12:18Lunedì 19 aprile parte la mobilitazione dei nidi e delle materne paritarie no profit: obiettivo per tutti gratuità e parità scolastica.
Una iniziativa senza precedenti quella organizzata, anche in Calabria, dalla Federazione Italiana Scuole Materne, realtà che – in Italia - coinvolge quasi novemila realtà educative, oltre mezzo milione di bambine e bambini, oltre quarantamila persone fra insegnanti e collaboratori.
I particolari della mobilitazione, le modalità e gli obiettivi della petizione saranno illustrati lunedì 19 aprile alle 11 nel corso di una conferenza stampa che si terrà in remoto, sulla piattaforma zoom, alla presenza del presidente nazionale FISM, avvocato Stefano Giordano, della presidente regionale FISM Marisa Fagà, del consiglio regionale FISM (Paolo Fiorino, Pino Russo, Alessandro Moschella, Suor Nicolina Tridente, Umile Palermo, Angela Campolo). Alla conferenza stampa parteciperanno anche rappresentanti dei gestori delle scuole, insegnanti, e amministratori dei più importanti Comuni della Calabria.
“Vogliono che la parità non stia solo nella legge ma si concretizzi in un sostegno da parte dello Stato. Sperano di continuare a svolgere il loro servizio e di veder cancellate le disparità che colpiscono il loro personale, operante nell’unico sistema scolastico nazionale voluto dalla Legge 62/2000, e le famiglie che iscrivono i figli nelle loro scuole – si legge nella nota di FISM -. Parliamo delle scuole dell’infanzia paritarie: in larghissima parte d’ispirazione cattolica, ma non solo. I dati sulla denatalità e sul risibile numero di residui servizi educativi sono inquietanti, senza i contributi della Regione, e delle amministrazioni comunali, che altrove sono consistenti, in Calabria è estremamente difficoltoso portare avanti un servizio fondamentale qual è la scuola dell’infanzia”.
“Le 9 mila realtà educative della FISM sono pronte ad essere una leva di investimento di grande valore sociale. e sarebbero in grado di raddoppiare la loro offerta di posti, se adeguatamente finanziate, contribuendo a consentire uno sviluppo dei servizi educativi per i bambini in età zero-tre anni, di cui l’Italia è carente e garantendo il mantenimento del segmento tre- sei anni”, fanno sapere alla FISM. E’ quello che chiede la maggior parte delle giovani famiglie italiane che grazie ad una fruizione gratuita delle scuole dell’infanzia potrebbe offrire un rilevante contributo alla ripresa generale del Paese”.
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