Primo giorno di scuola. I sindacati nazionali annunciano la mobilitazione del 26 settembre

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images Primo giorno di scuola. I sindacati nazionali annunciano la mobilitazione del 26 settembre

Le questioni ancora aperte rilanciate durante una video conferenza stampa. Situazione difficile per ritardi e carenza agli organici per Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams

  16 settembre 2020 17:35

di GIOVANNA BERGANTIN

La scuola italiana, spesso lasciata da sola nel risolvere le questioni che la giornata in classe pone, rappresenta i tanti problemi di questo anno speciale.

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Problemi “che vengono da lontano, ma anche attuali, in tempi post-Covid, quindi straordinari” sottolineano durante una conferenza stampa in meet i segretari nazionali della scuola, Maddalena Gissi  (CISL Scuola), Francesco Sinopoli (FLI CGIL), Pino Turi (Uil Scuola), Rino Di Meglio (Gilda Unams)  e Elvira Serafini (SNALS CONFSAL). Proprio adesso che, con l’impegno dei Recovery Fund, si potrebbero aprire nuovi orizzonti, chiedono maggiore attenzione per la Scuola, un impegno serio e programmatico del Governo su quelle scelte che i Sindacati ritengono rinviate per anni.

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I Sindacati rivendicano il proprio ruolo e mettono in guardia sulle disfunzioni presenti ma anche sui tanti contenziosi che si apriranno per le graduatorie provinciali delle supplenze (GPS), per situazioni lasciate alle libere interpretazioni e “per l’obbligo dell’amministrazione alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori “fragili” che, la circolare ministeriale dell’Istruzione, partendo dall’istituto dell’inidoneità delle mansioni, non risolve.- spiega Pino Turi, segretario nazionale Uil Scuola nazionale -  Noi pensiamo - che più che sulle cose sia meglio investire sulle persone. Meno banchi e più personale motivato e ben pagato”.

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Pino Turi, segretario nazionale Uil Scuola

“Anche le GPS partono da una buona idea, quella di informatizzare i dati, ma poi la situazione è quella di centinaia di persone che non riescono a capire la loro posizione in graduatoria. Urgente è un intervento anche su strutture e organico nelle Superiori” – dice Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Federazione Gilda Unams- Ad ottobre partono i  concorsi, ma con i vecchi schemi. Permane il problema delle Commissioni. Per i commissari non c’è esonero dal servizio e la retribuzione è irrisoria”. E poi c’è il busillis molto articolato degli organici del personale docente con i posti di sostegno e quelli Covid, o aggiuntivi, “le call veloci”, le graduatorie ad esaurimento e le Graduatorie provinciali e le novità sulle MAD (messe a disposizione).

Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Federazione Gilda Unams

 “Sono stati effettuati 22 mila immissioni in ruolo su 85 mila cattedre. Il dato fa riflettere – spiega Francesco Sinopoli, segretario nazionale FLI CGIL – Le risorse stanziate sono arrivate in ritardo, come i posti aggiuntivi e il reperimento degli spazi necessari. Ci vuole un investimento straordinario nel tempo scuola, nelle infrastrutture, negli organici che devono superare la divisione tra  quelli di diritto e quelli di fatto”.

Francesco Sinopoli, segretario nazionale FLI CGIL

Mette in guardia sulle disfunzioni presenti, ma anche sui tanti contenziosi con reclami individuali che si apriranno sulle graduatorie provinciali, Maddalena Gissi, segretario nazionale CISL Scuola “Ci sono le nomine sul sostegno che tuttora in alcune regioni non sono partite. Abbiamo una situazione ancora molto critica, proprio nell’anno in cui c’è il bisogno di docenti in cattedra, altrimenti si fanno soffrire i ragazzi”. Inoltre,” le scuole hanno ricevuto dei fondi “a spezzatino”, anche per gli organici “Covid”, e si deve prestar attenzione come spenderli. La legge di bilancio sarà essenziale per capire se si riapre il dialogo e alla Scuola sono riservati interventi utili”. Insomma “c’è ansia e tensione continua perché le operazioni più semplici diventano complicatissime e l’ansia si ripercuote su tutte le operazioni”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maddalena Gissi

Il tema della sicurezza è indubbiamente il punto centrale di tutte le questioni “Noi avevamo avanzato la richiesta della presenza del medico scolastico come in passato, che potrebbe risolvere eventuali problemi”, afferma Elvira Serafini, segretario generale SNALS CONFSAL.

Elvira Serafini, segretario nazionale SNALS CONFSAL

Queste,  solo alcune delle motivazioni  per le quali i sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams annunciano che sabato 26 settembre a Roma, saranno in piazza con l’obiettivo centrale di “rilanciare la scuola”.

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