"Da mesi si evidenzia la necessità di spazi adeguati a evitare pericolosi assembramenti di studenti nelle "classi pollaio".
17 settembre 2020 07:27"Dopo mesi di "stop scolastico" per via del lockdown inizia il conto alla rovescia per l'inizio della scuola. Tanti interrogativi e tanta è l'ansia tra i genitori. In tutti gli istituti scolastici del capoluogo sono iniziati i “lavori” di adeguamento, sicuramente con un po’ di ritardo rispetto ai tempi annunciati e con non poche difficoltà".
Lo scrive Cristina Rotundo, consigliere Comunale #fareperCatanzaro.
"Tra qualche giorno quindi tutti in aula tra tanti interrogativi. Da mesi si evidenzia la necessità di spazi adeguati a evitare pericolosi assembramenti di studenti nelle "classi pollaio". Una vera e propria sfida per le istituzioni scolastiche, e non solo. Eppure lo spazio c'è.Basta guardare i numerosi edifici scolastici abbandonati nella nostra città e le condizioni al limite della decenza di quelle ancora oggi aperte".
"E’ vero che il calo demografico degli ultimi anni e la conseguente diminuzione del numero di studenti iscritti hanno portato all'accorpamento delle classi in unici edifici, sacrificando i plessi meno "gettonati", quasi sempre quelli con più carenze dal punto di vista manutentivo. Da anni però, si attende la riqualificazione di diversi plessi scolastici, come il Don Milani del quartiere Campagnella che necessita oramai di molti lavori esterni e interni di manutenzione non più rinviabili. Anche la scuola Patari Rodari necessita di diversi lavori di manutenzioni avendo inoltre questo plesso con un gran numero di alunni Ma la situazione pare essere così anche in tanti altri istituti che ad oggi, nonostante i lavori di adeguamento per la situazione Covid pare siano abbastanza veloci, si ritrovano con richieste inoltrate da tempo immemore e oggi ancora inevase".
"Erbacce, infiltrazioni, mancanze di zanzariere e ingressi fatiscenti che oggi restano così solo per una burocrazia degli uffici competenti lenta, distratta e menefreghista. Ma oggi un’altra problematica che diversi istituti affrontano è la mancanza della rete wi-fi, condizione necessaria per l’utilizzo dei registri elettronici.Ripristinare la funzionalità di questi luoghi resta fondamentale anche per rispondere all'esigenza di spazi così forte in questo momento critico per l’emergenza sanitaria ancora in corso, ma evidentemente Il dirigente del settore gestione del territorio alla quale abbiamo inviato nel corso di questi anni diverse segnalazioni via Pec con tanto di protocollo vive su un altro pianeta e cerca di nascondere la polvere sotto il tappeto".
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