La Cisl medici e l’avvocato Antonello Talerico avevano già espresso forti dubbi sulla regolarità della procedura di selezione per la direzione delle struttura complessa di Ematologia dell’Azienda “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro.
“Adesso, alla luce della disamina del verbale redatto dalla Commissione esaminatrice e della documentazione agli atti, che risulta peraltro carente di diverse attestazioni, i dubbi si sono trasformati in certezze. Il primo in graduatoria, dichiarato vincitore con delibera 1434 del 30.12.2021 dal Commissario Francesco Procopio, non ha i requisiti, ai sensi del DPR 484/97, per l’accesso al II livello dirigenziale. Infatti, i criteri per poter partecipare ad un avviso di struttura complessa sono regolamentati dall’art. 5 del DPR 484/1997, che prevede tra i requisiti per l’accesso “un’anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina o equipollente, e specializzazione nella disciplina o in una disciplina equipollente”, scrive in una nota il segretario Regionale, Nino Accorinti
“Ebbene, il concorrente in questione docente universitario, in realtà, ha prestato servizio nella Unità Operativa di Oncologia, disciplina non equipollente (DM 30 gennaio 1988) a quella messa a concorso, afferente alla “Fondazione T. Campanella” fino ad aprile 2015 e poi all’Azienda O.U. “Mater Domini” di Catanzaro, priva di una struttura di ematologia. Difatti, con il protocollo d’intesa Regione Calabria-Università Magna Graecia approvato con DPGR n. 799/2004 all’allegato A veniva stabilito di allocare la Struttura di Ematologia presso l’Azienda che, però, non l’ha mai attivata”, continua Accorinti.
“Come se ciò non bastasse, lo stesso docente universitario sarebbe anche sprovvisto dell’anzianità di servizio di sette anni in una struttura sanitaria pubblica in quanto la “Fondazione T. Campanella” è stata una struttura di natura giuridica privata, accreditata con il SSR quale “Casa di Cura” solo con il DCA 122/2013 per 35 posti letto di patologie oncologiche e specialistica ambulatoriale riferita alla stessa disciplina. Quasi tutto risulta perfino dalle autodichiarazioni del concorrente, per cui appare un grave ed incomprensibile abuso sia l’ammissione alla selezione e sia la successiva indicazione dello stesso docente quale vincitore da parte del Commissario Procopio, malgrado una precisa diffida legale del secondo classificato. Le gravissime violazioni (già segnalate alla direzione) del concorso di Ematologia imporranno il deposito di dettagliato esposto alla Procura della Repubblica. Si aggiunga che a proposito di Onco-Ematologia dell’Azienda “Pugliese-Ciaccio”, il management aziendale persevera, malgrado la presenza di tre direttori di struttura complessa, nel mantenere un “referente a capo” dello stesso Dipartimento, in violazione dell’art. 22 (ex art. 18) del CCNL 2016-2018 che prevede la nomina di un sostituto appartenente alla struttura medesima o altro dirigente/direttore con corrispondente incarico.
A chi giova il mancato rispetto delle norme contrattuali da parte del Commissario Procopio (dipendente dell’ASP di Vibo Valentia)? E’ noto, per di più, che il “referente”, titolare di un incarico di struttura semplice per la Direzione Medica del Presidio Ciaccio, è stato Direttore Generale dell’ASP di Vibo Valentia nel periodo 2005/2007 in cui, per un caso di “malasanità”, la stessa ASP è balzata “agli onori” della cronaca nazionale. Ed ancora. E’ inaccettabile l’inerzia dell’Azienda “Pugliese Ciaccio” sulla diffida di questo sindacato contro l’applicazione erronea della tassazione ordinaria in luogo della tassazione separata sul trattamento accessorio 2018, corrisposto al personale ospedaliero nel 2021. La CISL MEDICI, con il proprio legale Avv. Antonello Talerico, si rivolgerà all’autorità giudiziaria per le omissioni e le gravi violazioni commesse dal management aziendale, mentre auspica un intervento del Presidente Occhiuto nella sua veste di Commissario ad Acta a tutela della legalità”, conclude Accorinti.
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