Processo "Aemilia": in aula bunker tra distanze, Dispositivi di protezione individuale e pulizie per la ripresa delle udienze

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L'aula bunker del carcere Dozza di Bologna che ospiterà il processo di 'ndrangheta Aemilia
  29 aprile 2020 17:03

Un piano in 13 punti per accedere in sicurezza all'aula bunker del carcere di Bologna, ristrutturata appositamente per l'appello del processo di 'Ndrangheta Aemilia, circa 150 imputati, che dovrebbe riprendere il 14 maggio, dopo vari rinvii per l'emergenza da coronavirus.

Corte di Appello e Procura generale hanno stilato un elenco di regole per l'accesso alla struttura, indicando in due metri la distanza di sicurezza che le persone dovranno tenere entrando e, una volta sedute, all'interno. Ogni avvocato, inoltre, dovrà avere una postazione definita, che manterrà mattina e pomeriggio, di rientro dopo la pausa pranzo. All'esterno dell'aula sarà posizionato un bidone per smaltire mascherine e guanti, da indossare obbligatoriamente prima di passare sotto al metal detector e da cambiare dopo la pausa pranzo.

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All'ingresso, tra l'altro, ci sarà chi controllerà il distanziamento e che gli avvocati prendano subito posizione, così da evitare assembramenti. E' previsto che a metà e alla fine della giornata l'aula venga sanificata, con particolare attenzione a tavoli, sedie e microfoni.

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Secondo alcune stime la capienza dell'aula sarà fissata in circa 50 persone: nelle prime udienze il numero di presenti era circa il triplo. Sono previste anche verifiche periodiche all'impianto di climatizzazione e per tutto il processo dovranno essere tenute aperte le finestre dell'aula.

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