La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha ribaltato la sentenza nei confronti dell’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano: i magistrati di secondo grado hanno smontato l’impianto accusatorio e fatto scendere la condanna da 13 anni e e due mesi a un anno e sei mesi.
Demolite dunque le ragioni che hanno portato il Tribunale di Locri alla pesante condanna nel 2021.
L'accusa è basata sull'inchiesta "Xenia," che sostiene che Lucano abbia utilizzato i fondi destinati all'accoglienza dei migranti a fini personali. Le accuse contro di lui includono associazione a delinquere, abuso d'ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d'asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Ma che oggi sono state smentite, lasciando in piedi una sola ipotesi. Nulla rispetto a quanto ipotizzato inizialmente e in primo grado.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736