
È stato rinviato all’11 aprile prossimo il processo in Corte d’Assise a Catanzaro che mira a far luce sull’omicidio di Maria Chindamo, la commercialista e imprenditrice di Laureana di Borrello (Rc) rapita e fatta sparire nel maggio 2016 dinanzi alla sua tenuta agricola di contrada Montalto a Limbadi, in provincia di Vibo Valentia.
La Corte ha autorizzato il trasferimento dal carcere di Secondigliano in ospedale a Catanzaro per l’imputato Salvatore Ascone, 57 anni, di Limbadi, accusato dell’omicidio di Maria Chindamo e della soppressione del cadavere. Così come richiesto dagli avvocati Salvatore Staiano e Antonio Caruso, la Corte ha autorizzato Salvatore Ascone ad un ricovero per urgenti interventi medici in ospedale.
Costituite regolarmente le parti (Vincenzo Chindamo, fratello di Maria, ed altri familiari si sono costituiti partiti civili con l’assistenza degli avvocati Nicodemo gentile e Antonio Cozza), il processo è stato quindi calendarizzato all’11 aprile prossimo per la seconda udienza.
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