
La Corte d’appello di Catanzaro (presidente De Franco, a latere Pezzo, Luzza) ha parzialmente riformato la sentenza emessa dal gup dott Perri che aveva assolto Mancuso Pantaleone (alias ingegnere) e Mancuso Giuseppe Salvatore dall’accusa di duplice tentato omicidio aggravato dalle modalità mafiose ai danni di romana Mancuso e Giovanni Rizzo.
La Corte ha riconosciuto la responsabilità di Giuseppe Salvatore Mancuso, difeso dagli avvocati Francesco Sabatino e Francesco Capria condannandolo a 8 anni di reclusione a fronte di una richiesta a 14 anni di reclusione. Assolto invece anche in appello Mancuso Pantaleone, difeso dagli avvocati Francesco Sabatino e Valerio Spigarelli, per il quale la procura aveva chiesto la condanna a 16 anni di reclusione.
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