Processo Itaca Free Boat: il Tribunale condanna a 8 anni Antonio Ranieri per l'estorsione al porto di Badolato

di EDOARDO CORASANITI

Per il Tribunale di Catanzaro, Antonio Ranieri è colpevole del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso: 8 anni di reclusione, 2mila euro di multa e interdizione perpetua dai pubblici uffici è la pena che i giudici del collegio del capoluogo oggi hanno inflitto al 67enne.

La vicenda si lega presunta pressione esercitata da Ranieri (in concorso con Gianfranco Gregorace, Alfredo Ammiragli e Antonio Saraco, giudicati separatamente) alla società Salteg con l'obiettivo di far saltare l'accordo per la gestione del porto di Badolato con Pietro, Salvatore e Antonio (1978) Ranieri della Ranieri Cantieri Nautici, cambiare le carte in tavola e destinarlo ad Antonio Ranieri, classe 1953 (Ranieri Boat).

Il processo di oggi è uno stralcio del processo Itaca Free Boat, scaturito da un'operazione della Procura della Repubblica che sette anni fa ha colpito la presunta cosca di 'ndrangheta Gallace di Guardavalle e il clan Gallelli di Badolato (per gli altri imputati si è celebrato il processo d'Appello che si è concluso con 11 condanne e un'assoluzione) : il pubblico ministero, Veronica Calcagno, nelle scorse udienza aveva chiesto 9 anni di reclusione e 15 mila euro.

Oggi invece, prima della sentenza, c’è stata la discussione dell’avvocato di Ranieri, Vittorio Platì.

Parola anche all’avvocato Antonietta De Nicolò, rappresentante di Pietro, Salvatore e Antonio (1978) Ranieri e del legale Fulvio Orlando, rappresentante della Salteg, per le parti civili. Il collegio ha condannato Ranieri anche al pagamento delle spese legali: 6192 euro oltre accessori all’avvocato De Nicolò e 5031 euro all’avvocato Orlando.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni. Da quel momento la difesa potrà valutare se ricorrere in Appello.

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