La seconda sezione della Corte di Appello di Reggio Calabria ha disposto, dopo l’annullamento con rinvio da parte della prima sezione della Corte di Cassazione della sentenza di condanna emessa nell’ambito del giudizio abbreviato del processo "Terramara Closed", la scarcerazione di Rosa Zagari, Italia Zagari e Antonio Taverna.
Rosa Zagari, difesa dagli avvocati Alessandro Gamberini ed Antonino Napoli, era accusata di essere partecipe della cosca Zagari-Fazzalari con il compito di dare ausilio al compagno latitante Ernesto Fazzalari, inserito al secondo posto, dopo Matteo Messina Denaro, tra i latitanti più ricercati d’Europa, nel sottrarsi all'esecuzione di pena e di mantenere rapporti con gli altri affiliati alla cosca. Era stata condannata con il rito abbreviato dal Giudice dell’Udienza Preliminare di Reggio Calabria, quale partecipe della cosca, alla pena di anni 8 di reclusione e la Corte di Appello, riqualificando la condotta in concorso esterno, aveva confermato la condanna ad 8 anni. Anche Italia Zagari, difesa dagli avvocati Guido Contestabile ed Antonino Napoli, era stata accusata di far parte della cosca Zagari-Fazzalari con il compito di mantenere rapporti con gli altri affiliati alla cosca realizzando un sofisticato flusso comunicativo, consistente nello scambio di materiale e di messaggi per eludere le investigazioni tese alla cattura del ricercato svolgendo funzioni di supporto della sorella Rosa nei suoi spostamenti per raggiungere il covo di Ernesto Fazzalari, in coordinamento con gli altri sodali della cerchia che si occupavano della sua latitanza, fungendo da "accompagnatrice” la sera del 24 giugno 2016, quando fu ideato e messo a punto un piano per "trasferire" Rosa Zagari da Taurianova a Molochio, nell'appartamento del compagno. Anche Italia Zagari, come la sorella Rosa, era stata condannata da Gup di Reggio quale partecipe della cosca, alla pena di anni 8 di reclusione successivamente riqualificata dalla Corte di Appello di in concorso esterno, confermando tuttavia la condanna ad 8 anni.
Antonio Taverna, detenuto in carcere a Rovigo, infine, era accusato quale partecipe del sodalizio mafioso Sposato-Tallarida, "satellite" della famiglia Zagari-Fazzalari, con il compito di assicurare le comunicazioni tra gli associati, eseguire le direttive dei vertici dell'associazione nell'interesse dell'intera organizzazione criminale e con compiti operativi nel settore delle estorsioni. Gli era stata contestata, in concorso morale e materiale con Pietro e Carmelo Tallarida e con metodo mafioso e con la finalità di agevolare la cosca Sposato-Tallarida, una tentata estorsione ai danni dell'imprenditore Giuseppe Sorrentino.
Taverna era stato condannato con il rito abbreviato in primo e secondo grado alla pena di anni 10 di reclusione. Nei confronti di Rosa Zagari, Italia Zagari e Antonio Taverna la Corte di Appello ha applicato la misura dell’obbligo di dimora con divieto di lasciare le rispettive abitazioni dalle ore 20:00 alle ore 7:00 congiuntamente a quella dell’obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria.
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