"Probabilmente pochi catanzaresi sanno che, nella nostra città, fin dall’1 giugno 2021, avrebbe dovuto essere operativa una delle nove Procure Europee – le altre otto sono Bari, Bologna, Milano Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia - individuate dall’Italia, quale Stato Membro, per indagare e perseguire reati che ledono gli interessi finanziari dell'Unione Europea. Si legge in una nota del presidente dell'Osservatorio per il decoro urbano di Catanzaro Aldo Ventrici.
"E’ proprio dalla predetta data, infatti, - prosegue - che ha avuto inizio l’attività della Procura Europea, una nuova istituzione indipendente dell’Unione Europea, contraddistinta dall’acronimo EPPO (European Pubblic Prosecutor’s Office), che è un organismo è strutturato su due livelli. Uno centrale con sede a Lussemburgo - gestito dal Procuratore Capo Europeo (PCE) e da un Collegio di indirizzo composto da Procuratori Europei in rappresentanza di ciascuno stato membro - e l’altro, decentrato, chiamato a svolgere le proprie funzioni sul territorio degli Stati membri attraverso i Procuratori Europei Delegati (PED) che, per l’Italia, sono in numero di venti assegnati alle nove Procure Europee precedentemente richiamate, tra cui figura quella di Catanzaro, con la dotazione di due PED e con competenza per i distretti di Catanzaro, Reggio Calabria e Potenza".
"Bene, anzi male, - evidenzia - perché non farà certamente piacere sapere che – salvo novità dell’ultima ora non ancora diffuse e nemmeno inserite nel sito del Ministero della Giustizia alla pagina https://procura-eppo.giustizia.it/it/dislocazione_uffici.page consultata oggi – la Procura di Catanzaro (e in parte quella di Bari dove, pure in mancanza della nomina dei PED, sono stati già assegnati il Direttore Responsabile e due Assistenti Giudiziari), come spesso avviene alle nostre latitudini, è l’unica a non avere ricevuto la nomina dei due PED, previsti col Decreto del Ministro della Giustizia del 15.4.2021 che ha disciplinato il contingente complessivo nazionale dei Procuratori europei delegati e ha individuato le sedi di servizio, e nemmeno è stata dotata delle unità di personale amministrativo e di polizia giudiziaria".
"Ora, nel mentre valutiamo che il mancato avvio di una funzione così importante non possa essere dipeso dall’iniziale indisponibilità in Catanzaro di una sede per la Procura Europea – problema che è stato risolto nel luglio 2022 con l’ubicazione nei locali di Palazzo Alemanni in Catanzaro, già Sede della Giunta Regionale – ci interroghiamo su quali possano essere, - ribadisce - ancora mentre scriviamo, le cause che impediscono l’operatività delle Procure Europee di Catanzaro e Bari, inficiando in parte l’esigenza, valutata nel citato D.M. 15.4.2021 dal Ministero della Giustizia e condivisa dal Consiglio Superiore della Magistratura, di garantire una presenza diffusa di tali Uffici sul territorio nazionale. Eppure non sfuggirà che si tratta di due Uffici che rivestono particolare rilievo nella rete operativa delle Procure Europee italiane. Sono, infatti, dislocati nel Sud Italia, in quell’area geografica del nostro Paese, cioè, nella quale si registra una consistenze presenza di criminalità organizzata, potenzialmente in grado di commettere reati lesivi degli interessi finanziari dell’Unione, e dove, stando alle osservazioni del CSM in un parere rilasciato al Ministro della Giustizia il 23 marzo 2021, vengono trattati il maggior numero di procedimenti per reati di competenza EPPO che, di contro, risultano essere scarsi o nulli negli uffici anche di rilevanti dimensioni del Centro e del Nord Italia".
"Sembrerebbe, ma ci piacerebbe essere smentiti magari anche in occasione della prossima inaugurazione dell’anno giudiziario, che il treno della costituzione e della piena operatività della Procura Europea di Catanzaro sia finito in un binario morto. E’ per questo che per farlo ripartire ci rivolgiamo a chi ne ha la competenza e l’autorità, cioè al Procuratore della Repubblica di Catanzaro e al presidente della Corte d'Appello di Catanzaro, - conclude - ma confidiamo anche nell’interessamento del Sindaco della nostra città che tanto entusiasmo ha dimostrato al momento dell’individuazione della Sede di Palazzo Alemanni e che, anche in questa occasione, siamo sicuri che saprà far sentire la propria voce".
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