Prodotto spacciato come sanificante da una azienda di Crotone, sequestri della Guardia di finanza in tutta Italia

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Guardia di Finanza

Il rappresentante legale dell’azienda produttrice e venditrice del prodotto è indagato per il reato di frode nell’esercizio del commercio

  04 giugno 2020 08:28

I Finanzieri del Comando Provinciale di Crotone, coordinati dal Col. Emilio Fiora e diretti dalla locale Procura della Repubblica, in queste ore stanno procedendo ad una capillare operazione di polizia giudiziaria, attuata su tutto il territorio nazionale, finalizzata all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Tribunale pitagorico, finalizzato al ritiro dal commercio di un prodotto venduto, illecitamente, come sanificante. 
 
Le Fiamme Gialle crotonesi, sin dal mese di marzo, hanno avviato attività info-investigativa finalizzata al contrasto degli illeciti perpetrati in violazione delle misure governative emanate per il contenimento del contagio da coronavirus COVID-19. 
 
Le indagini, partite dai controlli svolti dalle pattuglie impiegate in servizio di controllo economico del territorio per far fronte alle numerose richieste di intervento e segnalazioni pervenute al servizio di pubblica utilità “117”, hanno consentito di individuare, in vendita presso vari esercizi commerciali presenti nel territorio di Crotone, una tipologia di prodotto che veniva commercializzato come sanificante ma era sprovvisto della prescritta indicazione, sull’etichetta, dell’autorizzazione rilasciata dal Ministero della Salute. 
 
I successivi approfondimenti investigativi, diretti dal Procuratore Capo Giuseppe Capoccia e del Sostituto Gianpiero Golluccio, hanno consentito di scoprire una frode nell’esercizio del commercio da parte di un’azienda attiva nel settore della produzione e vendita di prodotti chimici per la pulizia.  

In relazione a quanto accertato il rappresentante legale dell’azienda produttrice e venditrice del prodotto è indagato per il reato di frode nell’esercizio del commercio ed il Tribunale di Crotone, a firma del Giudice per le indagini preliminari, Romina Rizzo, ha disposto il sequestro preventivo dei beni strumentali alla produzione presso lo stabilimento dell’azienda interessata, ubicato in Crotone, nonché, di tutti i prodotti immessi in commercio ovvero pronti per l’immissione in commercio anche in altre Regioni d’Italia. 

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