Progettazione urbana e periferie, a Catanzaro si studia l'esperienza di Barcellona e la strategia di Prato

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images Progettazione urbana e periferie, a Catanzaro si studia l'esperienza di Barcellona e la strategia di Prato

  25 ottobre 2022 20:34

di ANNA TRAPASSO

Prendendo spunto dall'esperienza di Barcellona e dalla strategia di Prato, anche Catanzaro può ambire a conurbare quelle periferie per troppi anni dimenticate ed oggi "slegate" dal centro della città.

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Se ne è discusso oggi, nella sala concerti di Palazzo De Nobili, in un appuntamento previsto nell'ambito del Concept Design Festival di Cosenza, che ha riunito architetti, ingegneri ed esperti di progettazione e decoro urbano nella prospettiva di ideare e realizzare una rete diffusa e coordinata di Laboratori urbani per le città della Calabria. 

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Nello specifico, si è parlato della conformazione morfologica di Catanzaro e delle sue possibili affinità con Prato e con Barcellona, pensando ai corridoi verdi ed alle isole pedonali che potrebbero apportare nuova linfa alle periferie ed al contesto urbano più in genere.   

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"Abbiamo bisogno di un panorama di idee, un territorio non deve essere solo un contenitore di cose messe insieme in maniera slegata", ha detto Eros Corapi presidente dell'Ordine degli Architetti in apertura. Gli fa eco Gerlando Cuffaro, presidente dell'Ordine degli Ingegneri, che ha parlato anch'egli di programmazione e integrazione delle aree marginali della città. Spazio poi alle relazioni di Carme Fiol Costa, architetto dello studio Arriola& Fiol, con un interessante focus: "Dallo spazio urbano costruito, ai corridoi verdi".

Carme Fiol Costa ha raccontato l'esperienza di Barcellona, incentrata sullo sviluppo delle aree verdi e delle piazze, dagli anni '80 in poi: "Era necessario collegare piazze, edifici, strade, per creare una "rete di comunicabilità", con un occhio sempre attento allo stile italiano, vera fonte di ispirazione, ma utilizzando materiali contemporanei. Soltanto così la "Barcellona murata" si è collegata alle sue periferie, trasformandosi in un'unica grande metropoli accessibile".  

A seguire, anche la strategia di Prato, riportata all'attento uditorio da Valerio Barberis, assessore all'Urbanistica della cittadina toscana: "Se Barcellona ha preso spunto dalle piazze italiane, Prato che è molto simile a Catanzaro, ha preso spunto proprio da Barcellona con un progetto denominato "100 piazze", dedicato alle strategie da attuare per valorizzare lo spazio pubblico. E' importante aprirsi ad una nuova stagione progettuale, in cui valorizzare le piazze e ripensare ai collegamenti con le periferie".

Tesi e modelli progettuali che ritroviamo anche nell'intervento di Rosanna Algieri, architetto, curatore del Festival e docente del master MaDer, master in Design ecologico e Rigenerativo dell'Unical, in cui si studia una nuova stagione progettuale per la Calabria attenta al verde pubblico, agli spazi di socialità, ai nuovi materiali. 

Le esperienze illustrate hanno poi  trovato conferma nelle parole di Pino Scaglione (Architetto e docente dell'Unitn): "E' questo il tempo di operare scelte con visione e programmare il paesaggio ma che sia sociale, che guardi alla capacità dei luoghi di collegarsi con le aree marginali. -ha affermato- Bisogna costruire nuovi sistemi di centralità, perchè non è possibile demolire le periferie né tantomeno portare il centro in periferia. Quella parte del tessuto connettivo ora sfrangiato va ricucita risolvendo un problema di "suolo", che è ciò fa una società coesa, capace di vivere i propri luoghi ognuno con la sua centralità. Se ci sono riusciti a Barcellona, anche noi con un po' di orgoglio abbiamo la possibilità di farcela".

Per il Comune di Catanzaro, è intervenuta l'Assessore all'Urbanistica, Giusy Iemma, che ha sottolineato l'importanza e la volontà da parte dell'Ente di "contestualizzare il progetto per creare ambienti urbani in sintonia con la natura, che deve tornare ad essere parte integrante delle nostre vite". 

 

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