Progetto Piu Supreme, Staine: "Non più una Calabria assistenzialista ma proiettata sulle potenzialità dell'individuo"

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images Progetto Piu Supreme, Staine: "Non più una Calabria assistenzialista ma proiettata sulle potenzialità dell'individuo"

  04 dicembre 2023 12:45

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

“Una nuova narrazione della Calabria non più assistenzialista ma che mette al centro l’individuo con le sue potenzialità e capacità”.

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Ad affermarlo questa mattina nella sala verde della cittadella regionale è l’assessore regionale alle Politiche sociali e Trasporti, Emma Staine, nel corso dell’evento conclusivo progetto P.i.u Su.Pr.eme terminato con la stipula del protocollo d’intesa sullo standard etico.

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Il convegno moderato dalla giornalista Elvira Madrigano ha previsto gli interventi di Stefania Greco, dipartimento Lavoro e Welfare – Settore 2; Elena Maria Latella, Azienda Calabria Lavoro; Renato Scordamaglia, Consorzio Nova; Alessandro Corrado, Unical; Adriana Raso, Consorzio sociale Goel e Debora la Rocca, Cidis impresa Ets; Maria Elena Godino, Il Delta cooperativa sociale Progetto Resto in campo – percorsi di diritti migranti; Fabio Saliceti,  associazione comunità Progetto Sud Onlus e Federica Pietramala, Flai, Cgil Calabria; Giacomo Giovinazzo, dirigente generale dipartimento Agricoltura risorse agroalimentari Forestazione Regione Calabria; Alberto Statti, presidente Confagricoltura Calabria; Franco Aceto, presidente Coldiretti Calabria; Giacinto Berardi, presidente Alpa Calabria; Lorenzo Sibio, Legacoop Calabria; Nicodema Podella, Cia, agricoltori italiani Calabria; Giuseppe Mangone, Anpa – Liberi agricoltori Calabria.

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“Oggi si fa il punto su un progetto regionale andato molto bene con risultati che incidono sul territorio e sulle politiche attive del lavoro e sull’inclusione sociale”. 

Dal canto suo, Marina Galati, direttrice dell’associazione Comunità progetto Sud e direttrice del partenariato in questo progetto con la Regione Calabria spiega: “E’ uno dei progetti che ha sviluppato la Regione Calabria portato avanti dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Comunità europea. Abbiamo promosso una serie di attività di formazione e orientamento di competenze dei migranti che operano nell’agricoltura. Da una parte il contrasto, dall’altra anche attrezzare i migranti sulle competenze spendibili sul territorio”.

Poi con il Centro dell’impiego “abbiamo lavorato insieme per costruire quelle professioni mancanti nel settore agricolo da convogliare nelle a costrizione di competenze anche con i migranti e infine abbiamo costruito una Carta del principio del lavoro: la cosiddetta etica agricola, uno standard etico tra le organizzazioni datoriali e le organizzazioni che hanno aderito il progetto affinchè si possa costruire un percorso di autovalutazione per costruire la responsabilità sociale e la trasparenza”.

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