Proiettili di plastica al tiro al bersaglio, le conseguenze sull'ecosistema secondo Federica Procopio

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images Proiettili di plastica al tiro al bersaglio, le conseguenze sull'ecosistema secondo Federica Procopio

  15 luglio 2024 17:31

Riceviamo e pubblichiamo un articolo scritto da Federica Procopio, una studentessa della 4a A EsaBac del Liceo Fermi di Catanzaro

"Quante volte, durante le visite al luna park, abbiamo giocato al tiro al bersaglio? Questa forma di svago, apparentemente innocua, cela una conseguenza non a tutti nota: decine e decine di proiettili di plastica finiscono sul suolo e si disperdono nell’ambiente, poiché raccolti troppo tardi, mai o da troppi pochi gestori. Oltre a rivelarsi un danno estetico, ciò innesca un meccanismo a catena che riguarda l’intera biodiversità, uomo compreso.

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Purtroppo, alcuni oggetti costituiti dalla plastica non possono essere riciclati o vengono gettati nell’ambiente, ed è così che questo materiale viene ritrovato nei mari, nei pesci e, di conseguenza, sulle nostre tavole.

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Come afferma la rivista National Geographic Italia, “una volta che si trovano in mare, i rifiuti di plastica vengono degradati da luce del sole, vento e onde in piccole particelle spesso inferiori al mezzo centimetro di larghezza”. Le microfibre plastiche, in seguito, vengono ritrovate persino nei sistemi idrici cittadini e in aria, fluttuanti. Inoltre, la rivista Focus ha divulgato i risultati di alcuni ricercatori, che hanno rilevato la presenza di microplastiche nei tessuti adiposi e polmonari di balene e delfini.

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In più, uno studio pubblicato sulle pagine del Journal of Hazardous Materials ha portato alla scoperta di una nuova malattia degli uccelli dovuta all’ingestione della plastica, la “plasticosi”, che provoca fibrosi intestinale, un’alterazione delle ghiandole tubolari, la formazione di tessuto cicatriziale e, in molti casi, la morte. Infatti, spesso, gli uccelli raccolgono frammenti plastici scambiati per cibo e con questi alimentano anche i loro piccoli, proprio come potrebbe accadere con i proiettili in plastica.

Friedrich Hegel diceva “Non c’è niente di più profondo di ciò che appare in superficie”, proprio come la plastica che galleggia sull’acqua, ma che riflette profondamente i tratti più superficiali di una società".

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