"Pronto carabinieri? Vedo una luce accesa a casa mia", 88enne di Cicala fa arrestare i ladri

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I coltelli
  03 giugno 2020 17:23

I Carabinieri della Stazione di Carlopoli, unitamente ai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Soveria Mannelli, hanno  arrestato in flagranza di reato Domenico Nisticò e Stefano Merante, rispettivamente di  43 e 30 anni, entrambi di Catanzaro, ritenuti responsabili di furto aggravato in abitazione in concorso.

Erano le 21 circa di martedì 2 giugno, quando perveniva una telefonata alla Centrale Operativa: “Pronto Carabinieri, vedo a distanza la luce di casa mia accesa?” Iniziava proprio così la richiesta di un anziano 88enne di Cicala che segnalava che qualcosa di strano stava sicuramente avvenendo nella sua casa rurale di Sorbo San Basile, in zona alquanto periferica e distante dal centro abitato. 

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Immediatamente, i militari di Carlopoli più prossimi al luogo segnalato, già impegnati nell’ambito di un mirato servizio finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei reati predatori, raggiungevano l’abitazione d’interesse e, nel frattempo, venivano raggiunti dagli altri colleghi in supporto. 

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I Carabinieri, all’arrivo, notavano dapprima un’autovettura Alfa 147 parcheggiata sotto la casa individuata e subito dopo un soggetto che, con fare sospetto, aveva appena asportato dall’abitazione un televisore a led di ultima generazione. Entrati all’interno dello stabile, dopo accurate ricerche, i Carabinieri sorprendevano un secondo soggetto che si era nascosto nel vano caldaia. Quest’ultimo, sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso di quattro coltelli da collezione, risultati trafugati sul luogo. La refurtiva recuperata veniva restituita al legittimo proprietario. 
I due malviventi venivano immediatamente dichiarati in stato di arresto nella flagranza del reato di furto in abitazione in concorso che prevede la reclusione da quattro a sette anni. 

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Dopo le formalità di rito, i due soggetti venivano ristretti presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia di Soveria Mannelli, come disposto dal Pubblico Ministero di turno. Nisticò e Merante sono difesi dall'avvocato Giuseppe Vetrano.

Al termine dell'udienza, celebrata in videoconferenza dalla Caserma di Via Rubbettino,  davanti al Tribunale di Catanzaro, gli arresti sono stati convalidati e, solo per Nisticò è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Catanzaro con l’obbligo di non allontanarsi se non autorizzato dal Giudice. Rimesso in libertà Merante. Il processo inizierà il 28 settembre. I Carabinieri, nel ringraziare per la fattiva collaborazione i privati cittadini, invitano la collettività a continuare a segnalare ogni eventuale persona o veicolo ritenuto sospetto al numero unico di emergenza 112 o direttamente alla Stazione Carabinieri competente per territorio.

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