Pronto soccorso alla 'Dulbecco', Pitaro: "Ancora rallentamenti"

 Il protocollo d’intesa che disciplina il funzionamento della azienda Renato Dulbecco e che prevede la realizzazione dell’ essenziale pronto soccorso presso il presidio Mater Domini continua ad essere inapplicato. Ed invero dalle notizie trapelate si coglie che la proposta attuativa elaborata dalla Dulbecco non avrebbe ottenuto il via libera da parte del Rettore dell’UMG. Tutto da rifare insomma.

 

E così il polo sanitario d’eccellenza con 850 posti letto che dovrebbe primeggiare nel Sud per assistenza e ricerca continua ad essere una chimera se si pensa che uno dei pilastri su cui lo stesso si fonda e cioè la istituzione del secondo pronto soccorso fatica a nascere finanche sulla carta. Ad oggi, infatti, sono scaduti i termini di cui all’art 15.5 del protocollo d’intesa senza che si sia formalmente provveduto ad istituire sotto il profilo giuridico/amministrativo il secondo pronto soccorso.

 

Con evidente violazione del diritto alla salute e alle prestazioni sanitarie della comunità dei calabresi e con continuo e intenso affollamento del pronto soccorso del Pugliese nonostante gli sforzi e la fatica degli instancabili operatori sanitari. Intervenga pertanto Occhiuto nella sua doppia veste di presidente della Regione e Commissario per la sanità pretendendo che sia data attuazione al protocollo d’intesa che costituisce atto giuridico/contrattuale esistente e valido ed efficace e vincolante e che non può essere impunemente eluso a danno della comunità. 

 

*Ex consigliere regionale