di CARMINE MUSTARI
Continua la carrellata virtuale delle opere custodite nel Museo Civico di Taverna, e con un salto epocale che ci porta dal 600 sino al XX secolo e nelle sue correnti espressive delle arti si arriva alla contemporaneità.
Un Progetto che nasce come premesso, nell’ambito delle iniziative culturali del museo civico, e che inserisce anche il progetto di divulgazione dei tesori museali di Taverna, con il principale compito istituzionale di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico comunale e della città di Taverna, aderendo al progetto nazionale del Mibact “La cultura non si ferma!” Le ultime iniziative sono state dedicate ad altre opere e altri artisti, andiamo comunque alla scoperta di tali mostre virtuali iniziando con Lia Drei (Roma 1922-2005) a lei è dedicata la settima mostra virtuale del Museo Civico di Taverna, tra le opere donate dall’artista alla collezione permanente, per sua volontà e di Francesco Guerrieri, dieci lavori databili agli anni 1664-2003, cifre significative di un importante percorso creativo e di ricerca visiva. Poi si è pensato di omaggiare le mamme e quindi al tema della “Maternità”, nella ricorrenza della festa della mamma, è stata dedicata l’ottava mostra virtuale del Museo Civico di Taverna.
Lia Drei, “Operazione spazio-cromatica H.6”, tempera e collage su carta, cm.35x50, 1966.
Con l’usuale formula 10X sono state selezionate le dieci immagini tratte da altrettanti dipinti facenti parte del prezioso patrimonio artistico cittadino e realizzate nei secoli XVII-XVIII da: Fabrizio Santafede, Giovanni Balducci, Giò Bernardino Azzolino, Gregorio Preti, Mattia Preti, Francesco Zoda e Giovanni De Simone. Nella settimana che precede la riapertura del museo (19 maggio 2020), continua la programmazione del progetto nazionale “La Cultura non si ferma”, con mostre virtuali di autori documentati nella collezione d’arte contemporanea.
Il nono evento: “Le teste di fuoco e la croce perfetta”, è dedicato a Francesco Antonio Caporale (Sambiase 1954 – vive e opera a Lamezia Terme), artista poliedrico la cui inusitata ricerca, mediata dalla pittura, scultura e dalle installazioni polimateriche, affronta negli ultimi anni i temi universali dell’umanità, nelle sue profonde accezioni antropologiche, spirituali, etiche, che ne configurano l’esistenza e il suo contraddittorio rapporto con il mondo, tracce continue per il ritrovamento di un’auspicata cifra salvifica.
Le teste di fuoco e la croce perfetta”, Francesco Antonio Caporale
Un viaggio virtuale nel museo poliedrico tavernese diretto da Giuseppe Valentino, e che ha accompagnato l’avventore mediatico per un periodo di chiusura dell’ente espositivo. Ora dopo questo lungo viaggio di immagini e video si spera che lo stimolo sia stato tale da invogliare quanti hanno potuto ammirare solo virtualmente a visitare il museo di Taverna, tra i più ricchi e completi non solo della regione ma anche dell’intero meridione.
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