Prosegue "Sapore di Mare": "Dieta mediterranea e salute umana", talk con il prof. Abenavoli

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images Prosegue "Sapore di Mare": "Dieta mediterranea e salute umana", talk con il prof. Abenavoli

  11 agosto 2025 07:13

di GAETANO MARCO GIAIMO

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La seconda serata della terza edizione di "Sapore di mare" si è aperta con un intervento educativo di spessore: dal piazzale del porto di Catanzaro, la rassegna che trasforma questo luogo in un palcoscenico unico tra musica, cultura e gastronomia ha dato spazio al professore Ludovico Abenavoli, docente di Gastroenterologia dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, che ha trattato "La dieta mediterranea e il suo impatto sulla salute umana". La kermesse prosegue così il suo percorso di divulgazione pensato in chiave leggera e accessibile, con la scienza che incontra le persone nei luoghi di festa per diffondere apprendimento e benessere. A mediare il talk è stato il giornalista Gabriele Rubino.

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Prima dell'inizio della discussione, l'ideatore della manifestazione, Antonio Ursino, ha portato i suoi saluti, ringraziando i vari partner istituzionali, gli sponsor e gli stand presenti all'interno dell'area con "cibo calabrese sano e fresco, qui non c'è pericolo di botulino perché si tratta di prodotti di qualità". La parola è poi passata a Gabriele Rubino, che ha posto la prima domanda al professore: "Cos'è la dieta mediterranea?". "A Nicotera nel 1957 è arrivato un gruppo di cinque persone, composto da tre americani, un italiano e un giapponese, per studiare 32 famiglie" ha risposto il prof. Abenavoli, "Il gruppo di studio nota come a Nicotera non si trovava nesso tra malattie cardiovascolari e alimentazione, in contrasto con quanto accadeva nel resto del mondo. Fu così stabilità una correlazione tra una dieta ricca di grassi insaturi e una buona salute: la dieta mediterranea è quella tipica delle nostre tradizioni ed è stata quindi descritta per la prima volta in Calabria e schematizzata con una piramide che vede alla base frutta, verdura e grano antico, mentre in cima si trovano la carne rossa e i dolci; si accompagna con un bicchiere di vino rosso per pasto, non di più, e un po' di esercizio aerobico in una settimana. Ovunque ci sia una produzione di olio extravergine d'oliva nel bacino del Mediterraneo si trovano caratteristiche di questa dieta: la zona, per biodiversità, è paragonabile alla foresta amazzonica". 

Sono poi state diverse le domande poste da Rubino, al quale il professore ha risposto trattando la materia con la semplicità che solo chi conosce a fondo gli argomenti può avere, trasmettendo al pubblico il suo sapere in modo coinvolgente ed esaustivo. "La dieta mediterranea è molto più della piramide con cui viene rappresentata, si tratta più di un sistema circolare che accompagna agli alimenti tradizionali uno stile di vita salutare, che coinvolge anche la convivialità; è a chilometro zero e si collega alla stagionalità e non ha bisogno di cibi che arrivano dall'altra parte del mondo. Sarebbe meglio dare ai nostri figli pane, olio e zucchero anziché merendine per merenda" ha proseguito Abenavoli. "Quando ci sediamo a tavola compiamo un atto medico: si potrebbe mangiare meglio e usare meno farmaci. Mangiare mediterraneo significa stare bene e vivere più a lungo anche perché la dieta mediterranea è ricca di alimenti antiossidanti, che fanno dunque invecchiare meno e meglio". È stato poi fatto un confronto con diete come quelle orientali: "Noi, per fattori genetici, siamo predisposti all'obesità viscerale, al contrario dei giapponesi: non bisogna dimenticare che la Calabria è la seconda regione d'Europa per obesità infantile, dietro solo alla Campania. La dieta mediterranea abbassa la glicemia e il colesterolo, riduce il rischio cardiovascolare e di tumori dell'intestino; recenti studi dimostrano anche che interferisce con lo sviluppo di malattie cerebrali come Alzheimer e Parkinson, oltre ad avere effetti preventivi anche sulla depressione".

Un piccolo passaggio è stato dedicato anche al tema molto attuale del botulino: "Non bisogna avere paura ma fare attenzione. I prodotti conservati, soprattutto quelli sott'olio, devono essere tenuti d'occhio: se il barattolo è danneggiato, sentiamo un odore particolare, vediamo bollicine o una separazione tra olio e prodotti natanti, è meglio buttare il contenuto anziché consumarlo". Al termine del talk, il prof. Abenavoli ha ricevuto una targa commemorativa - realizzata e offerta dalla Gioielleria Lori - da Antonio Ursino e Nuccio Polizzese. Lo spazio è poi stato liberato per dare spazio all'appuntamento musicale di questa sera: Beatrice Baldaccini ha portato in scena "Raffaella!", omaggio teatrale e musicale alla carriera di Raffaella Carrà, icona della cultura televisiva italiana rimasta nel cuore di diverse generazioni che sono cresciute accompagnate dalla sua presenza scenica, dai suoi ritornelli, dalle sue coreografie e dal suo modo di essere coinvolgente e straripante.

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