"Il comune di Catanzaro ha deciso di far pagare lo scuolabus, che da settembre era gratuito (un modo per far fronte al disagio dei bambini che visto la chiusura della scuola di Aranceto, devono recarsi recarsi alle elementari del quartiere Fortuna". E' quanto si legge in una nota dei genitori.
"Ogni mattina i bambini e genitori - prosegue - vengono sollecitati a pagare e nello stesso tempo messi in difficoltà davanti ad altri bambini. Il Comune precisamente l’assessorato alla pubblica Istruzione ha deciso di rintrodurre una tariffa a fasce di reddito, da sborsare subito. Non si capisce perchè da settembre si è accettato di dare il servizio gratuito e ora no ...insomma l'anno scolastico finisce a giugno e non a dicembre".
"Adesso mamme e papà (una ventina quelli uniti nella protesta) - si legge ancora - sono scesi sul piede di guerra, e chiedono di restare alla gratuità del servizio. « Qualora stamattina non si risolva la situazione Lunedi Mattina, saremo alla fermata per protestare ,un’iniziativa per richiedere di ristabilire la gratuità del servizio Scuolabus. Il trasporto è un diritto di tutti gli studenti, e deve essere garantito quando la scuola è localizzata oltre i tempi e le distanze massime percorribili, che sono le seguenti: 300 metri per le materne, 500 metri oppure 15 minuti per le elementari, un chilometro o 15′-30′ per le medie".
"Per questo motivo abbiamo sollecitato il sindaco e l’assessore Carrozza comunale a risolvere in mattinata la questione, affinchè venga fatta chiarezza". I genitori sostengono che «il decreto del ’75 è ancora in vigore. Stabilisce che, quando le scuole sono collocate oltre le distanze massime percorribili a piedi, l’ente obbligato deve istituire e gestire un servizio di trasporto gratuito per gli alunni della materna e della scuola dell’obbligo. In un paese quasi civile come Catanzaro questo è inacettabile. Se la scuola di aranceto non è agibile non è mica colpa dei bambini".
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