Protocollo d'intesa per lo sviluppo industriale, Romano: "Sinergia tra le parti, momento storico per la nostra regione"

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  13 giugno 2023 19:26

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Siglato nella sala stampa del Comparto 15 dell’area industriale di Lamezia Terme il protocollo d’intesa tra commissario Zes Calabria, Unindustria e Cgil, Cisl e Uil finalizzato alla crescita economica e alla creazione di occupazione stabile.

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A coordinare i lavori la giornalista Lucia Serino, responsabile dell’Ufficio stampa del commissario Zes Calabria.

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“Direi che si tratta uno momento storico perché vuol dire che qui lavoriamo in maniera sinergica tra forze datoriali, sindacali e rappresentanza di governo”.

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Ad affermarlo è Giuseppe Romano, commissario Zes Calabria durante la conferenza stampa svolta nel primo pomeriggio. 

“Questo protocollo da il senso rispetto a quello che si sta facendo per attrarre investimenti, ma sempre nella tutela dei lavoratori. Si vuole tentare si aumentare i livelli occupazionali ma garantire il mantenimento delle condizioni ottimali lavorative ed evitare ciò è accaduto in passato dove ci sono stati investitori che poi hanno abbandonato il territorio. Attraverso il protocollo inneschiamo un sistema di monitoraggio di base e il mantenimento delle condizioni dei lavoratori”.

Poi dice: “Eviterei di fare nomi di imprese che faranno parte di Zes ma l’auspicio è che siamo in una fase in cui abbiamo realizzato le infrastrutture di base per attrarre ulteriori investimenti. È importante incentivare la conoscenza dello sportello digitale del commissario che permette alle imprese di allocarsi in modo semplificato”. 

A ancora: “Oggettivamente sull’area di Gioia Tauro c’è un ritardo sulle scadenze Pnrr segnate al 31 dicembre 2023. In Calabria sono state finanziate opere per 111 milioni di euro e fondamentali sono quelle per infrastrutturazione e urbanizzazione dell’area a ridosso del porto di Gioia Tauro per le quali c’è un contenzioso annoso tra autorità di sistema e Corap, ma si sta cercando di trovare una soluzione per far decollare il porto di Gioia Tauro strategico per tutto il territorio”.

Dal canto suo, Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria afferma: “Oggi penso sia una giornata particolarmente importante per lo sviluppo e le potenzialità imprenditoriali della nostra regione. La sottoscrizione del Memorandum da parte di Confindustria, parte sindacale a supporto del commissario Zes e delle zone economiche speciali apre una nuova stagione nelle relazioni industriali a supporto delle aree Zes”. 

E spiega “L’obiettivo è  creare un ambiente favorevole per attrarre investimenti di nuova generazione caratterizzati da innovazione tecnologica, sostenibilità e digitalizzazione per lo sviluppo e lavoro per i nostri giovani. Certo, alcuni elementi vanno messi a regine. Prima di tutto riqualificare le aree industriali con aree are verdi, sicurezza, interoperabilità, accessibilità, rifiuti, l’acqua e depurazione”. 

E poi ancora: “Trovare una permanente individuazione di strumenti finanziari per la parte fiscale: non è possibile che la parte del credito d’imposta vada prorogata con la legge di stabilità. Inoltre, è importante rilevare il grido d’allarme lanciato dal commissario Zes sulla difficoltà di realizzare le opere di 110 milioni di euro”.

Mentre Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria sostiene che “il Protocollo è importante perchè definisce l’accordo del partenariato economico e sociale con il commissario Zes per gli investimenti che devono essere fatti in legalità per attrarre investimenti di qualità”. 

Poi aggiunge: “Chiederemo al governo maggiore impegno sugli investimenti pubblici e privati, abbiamo la necessità che le partecipate pubbliche possano sostenere le imprese calabresi. Abbiamo creduto alla Zes e ora c’è bisogno di cambiare passo”.

Per Tonino Russo segretario generale Cisl Calabria “è un protocollo importante che serve a dare maggiore attrattività al territorio e rilanciare e agganciare la crescita e la ripresa. Dare stabilità e dignità al lavoro e quindi sburocratizzazione, maggiore risorse e accelerazione nella spesa e qualificare il lavoro. Più scurezza: non si può morire lavorando. Vogliamo ancorare le imprese, quelle vere, ed arginare gli imprenditori che vengono prendono i soldi e scappano”.

Dal canto suo, Santo Biondo, segretario generale Uil Calabria dichiara: “La Calabria ha le ferite addosso della 448 del ’92: tanti capannoni abbandonati perché si è data larga mano ad investimenti privati che avevano poca funzionalità per lo sviluppo del territorio. Oggi con questo protocollo costruiamo una cornice all’interno della quale impiantare una contrattazione di prossimità di secondo livello che sia chiara, certa e riformista. Sicurezza e Legalità e prevenire le infiltrazioni criminali. Spingiamo il tema delle Zes che manca di un grande investimento nazionale con misure decennali per garantire investimenti privati. È un monito alla Regione Calabria a costruire una politica regionale che qualifichi e Zes in una logica di specializzazione approfittando della posizione strategica del Mediterraneo per investimenti importanti” 

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