"Dal presidente Occhiuto – che noi continuiamo a riconoscere malgrado tutto come il Presidente di tutti i calabresi – ci saremmo aspettati nella giornata di ieri un atto di umiltà e il riconoscimento del grave errore contenuto nel DCA n. 162 del 18 novembre, un errore che avrebbe allungato all’infinito i tempi di stipula del protocollo d’intesa Regione-UMG finalizzato alla nascita dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria “Dulbecco”.
Lo scrive in una nota Tommaso Serraino, consigliere comunale di Catanzaro.
"Se non fosse stato per la ferma reazione del Comune di Catanzaro e per le argomentazioni politiche e giuridiche emerse nell assemblea cittadina e sulla stampa regionale, il presidente Occhiuto sarebbe andato avanti imperterrito lungo la strada tracciata dai suoi consulenti e quindi avrebbe inseguito una serie di DPCM che, a parere del Ministero della Salute, non erano necessari per il riconoscimento giuridico dell’Azienda Mater Domini. In altre parole, si è solo perso tempo.
Registriamo invece la riproposizione delle solite stucchevoli accuse di campanilismo. Se il presidente Occhiuto avesse partecipato alla seduta del Consiglio comunale avrebbe ascoltato toni moderati, concilianti, tesi a risolvere i problemi con le armi del ragionamento e della legge.
Poiché il parere del Ministero è nettissimo circa l’esistenza giuridica dell’Azienda Mater Domini e dell’assoluta inutilità dei DPCM, l’Amministrazione Comunale è pronta a ritirare il ricorso al TAR se il DCA n. 162 sarà rettificato nei termini indicati dal Ministero e si procederà alla firma del protocollo d’intesa Regione-UMG.
Sento infine il dovere di ringraziare tutti coloro che sono intervenuti al consiglio comunale aperto e tutti coloro che si sono spesi a più livelli e indipendentemente dalle appartenenze partitiche per il contributo fornito e per aver riportato nei giusti binari il treno dell'integrazione che qualcuno voleva far deragliare".
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