"Oramai è evidente che la “Commissione Tecnica Paritetica Regione-Università” che doveva svolgere gli atti prodromici al protocollo d’intesa tra Regione Calabria ed Università Magna Graecia, in cui peraltro si stabilisce l’incorporazione dell’Azienda “Pugliese Ciaccio nell’Azienda “Mater Domini”, ha concluso i lavori ed il documento redatto sia nelle mani del Commissario/Presidente".
Ad affermarlo sono Nino Accorinti (Federazione CISL MEDICI Calabria) e Luciana Carolei Federazione "CISL MEDICI Magna Graecia"
"Stanno, quindi, per trapelare alcuni contenuti di un atto importante che dovrebbe condurre al miglioramento della sanità cittadina e calabrese, elaborato da una commissione di dubbia composizione ed incompleta, per l’assenza di un noto docente in diritto sanitario".
Eppure, "un processo così complesso, cioè l’unificazione di due Aziende Ospedaliere, è stato elaborato da soli tre componenti, senza alcuna interlocuzione di esperti e mediante un atto negoziale e convenzionale di diritto amministrativo – il protocollo d’intesa - che presenterebbe già un modello organizzativo ben definito".
Poi dicono: "Il protocollo dovrebbe definire le strutture a direzione universitaria, essenziali per l’attività di ricerca e didattica, stabilendo parametri di attività e soglie operative, mentre sembra si sia stabilito perfino la composizione del Collegio di Direzione inserendo la figura del direttore del Dipartimento di Staff, che è rappresentato da un componente della stessa “commissione paritetica. Sulle conclusioni della Commissione “aleggia” quanto stabilito da un tavolo non ufficializzato coordinato dal Commissario di Azienda Zero con i rappresentanti delle due Aziende cittadine".
Non solo ciò è inaccettabile "per l’assenza di trasparenza ma, ancor di più, perché nelle diverse riunioni si sarebbe valutato il ridimensionamento e la razionalizzazione delle sole unità operative a direzione ospedaliera della futura Azienda Dulbecco, che avverrà nell’arco di un triennio, in virtù di prossimi pensionamenti dei direttori o scadenze di contratti".
Infatti, "per quanto riguarda le strutture a direzione universitaria è impensabile che l’Università acconsenta, dovendo esserci l’intesa con il Rettore, ad una razionalizzazione perfino dei doppioni. A conferma, sembrerebbe che proprio nel documento licenziato dalla Commissione vi sia addirittura un aumento delle strutture universitarie, senza dimenticare i “programmi ad personam” che sono assimilati agli incarichi di struttura complessa".
Quindi "quello che doveva essere un processo leale, corretto, trasparente e condiviso di cooperazione e di valorizzazione in modo paritario delle funzioni e delle attività del personale ospedaliero e di quello universitario, ed, a detta di qualcuno, di “sintesi delle competenze”, si sta trasformando nella subordinazione delle necessità assistenziali a quelle universitarie.
Si dubita, peraltro, a proposito di integrazione di assistenza e ricerca che nelle disposizioni pattizie siano state individuate le forme e le modalità con cui il personale ospedaliero potrà accedere ai fondi di ateneo, come previsto dal comma 3 dell’art. 6 del del D.lgs 517/99".
La CISL Medici si appella al Commissario/Presidente On. Occhiuto affinché, prima della sottoscrizione del protocollo, convochi un tavolo di discussione con le OO.SS. evitando di partecipare a manifestazioni che diano il via a soluzioni avventate e pasticciate senza una preventiva seria programmazione.
La CISL MEDICI, che sostiene – da anni - la costituzione a Catanzaro di una Azienda Ospedaliera Unica, anche per supportare lo sviluppo della Facoltà di Medicina con le varie Scuole di Specializzazioni, ritiene che l’orientamento strategico debba essere la creazione di una Azienda con vocazione all’assistenza oltre che alla didattica con la creazione di un clima basato sulle sinergie di intenti nell’ottica di una maggiore efficacia ed efficienza del sistema.
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