Provincia di Vibo, il Consiglio approva il Bilancio di previsione 2023-2025

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  13 settembre 2023 17:44

Senso di responsabilità”. È questo il concetto richiamato e sviluppato più volte da tutti i consiglieri dei vari schieramenti intervenuti nel corso dell’ultimo Consiglio della Provincia di Vibo Valentia che - sia pure da posizioni politiche distanti e ben distinte - hanno con la loro condotta istituzionale consentito l’approvazione del Bilancio di Previsione 2023-2025.

Senso di responsabilità, nei riguardi dei cittadini, dei dipendenti e dell’intera realtà territoriale” che ha portato Domenico Tomaselli, Maria Teresa Centro e Marco Miceli, eletti in Consiglio nella coalizione di centrosinistra “La Provincia del Futuro”, ad abbandonare l’aula (e quindi a consentire alla maggioranza di avere i numeri per approvare il bilancio). Un “abbandono” dell’assise consiliare avvenuto, però, dopo aver espresso, in maniera forte ed estremamente decisa, «il proprio dissenso politico nei riguardi della fallimentare gestione - su più fronti amministrativi - del centrodestra vibonese», nonché nei confronti dello stesso presidente, Corrado Antonio L’Andolina, invitato «ad una profonda riflessione politico-istituzionale e a cambiare rotta».

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Senso di responsabilità”, al quale ha fatto ricorso anche Elisa Fatelli (eletta in Consiglio con Coraggio Italia), uscendo dall’aula al momento della votazione «al fine di salvaguardare i dipendenti e di non pregiudicare il rilancio di un ente di fondamentale importanza per le sorti future del territorio provinciale». Il tutto dopo aver manifestato, anch’ella, aspre critiche nei riguardi della recente gestione amministrativa.

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Senso di responsabilità” che ha portato anche Vito Pirruccio, eletto con Forza Italia, e Alessandro Lacquaniti, (quest’ultimo eletto con Coraggio Italia ma dissociatosi dalla maggioranza nel corso del precedente Consiglio) a votare contro l’approvazione del bilancio, ma rimanendo comunque in aula per garantire il numero legale. Entrambi i consiglieri provinciali, però, avevano affermato chiaramente il loro dissenso, con Lacquaniti che aveva chiesto in maniera perentoria al presidente L’Andolina «di fare subito un passo indietro, dimettendosi!». 

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A votare il bilancio e a pronunciarsi positivamente sull’operato amministrativo svolto dal neo presidente L’Andolina (in carica da poco più di 7 mesi) sono stati invece, Roberto Scalfari (capogruppo in Consiglio di Forza Italia), Daniele Galeano (Forza Italia) e Carmine Mangiardi (Coraggio Italia). I quali nei loro interventi, sia pure da posizioni politico-amministrative diametralmente opposte rispetto a quelle dei loro colleghi - hanno sottolineato «la fondamentale importanza dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2023-2025, nell’ottica di un risanamento dell’Ente e ai fini, quindi, dello sviluppo futuro della realtà provinciale vibonese». Nel corso del Consiglio - che su richiesta dei consiglieri del centrosinistra è stato sospeso due volte, per approfondimenti di natura tecnica e politica - è intervenuta per delucidazioni di carattere tecnico la dottoressa, Caterina Gambino, responsabile della macro area “Affari finanziari” dell’Ente. Unanimemente apprezzato l’intervento di natura giuridico-amministrativa effettuato dal segretario generale, Domenico Arena, che ha avuto il plauso del Consiglio tutto e della nutrita platea consiliare, composta da cittadini, dipendenti e giornalisti. Arena - richiamando una recente sentenza della Corte dei Conti, attinente alla situazione economico-finanziaria del Comune di Vibo Valentia - ha evidenziato, tra le altre cose, un passaggio significativo della stessa che ha fatto riflettere tutti i presenti, ovvero che: “Il bilancio degli enti locali non è soltanto un documento contabile ma è da intendersi come un bene pubblico, un bene della comunità”.

Concetto, quest’ultimo, espresso in precedenza anche dal presidente, Corrado Antonio L’Andolina, che ha tratto le conclusioni di un’assise provinciale caratterizzata da una grande tensione emotiva. «Ringrazio i consiglieri per avere consentito, sia pure da prospettive, su posizioni e con argomentazioni e modalità differenti, l’approvazione del bilancio provinciale. In tal modo la ragionevolezza e il buonsenso hanno prevalso sulle conflittualità e l’Ente può proseguire sulla scia di un risanamento economico che è il presupposto della sua buona operatività. Farò tesoro delle proposte, delle critiche e delle censure rivolte e interrogherò me stesso, i consiglieri che mi hanno sempre sostenuto (Daniele Galeano, Carmine Mangiardi, Roberto Scalfari) ai quali esprimo massima gratitudine, sulle prospettive politiche future, in modo da consentire un superamento delle incomprensioni e difficoltà che si sono registrate finora. A breve avvierò dunque, prioritariamente, una riflessione condivisa con tutti i consiglieri in modo da assicurare al Consiglio una stabilità necessaria ad un’efficace azione di governo della Provincia. E ciò nell’esclusivo interesse della comunità vibonese, dei dipendenti e del territorio».

 

       

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