PSC, Gigliotti: "Previsioni edificatorie troppe ampie e scelta su Giovino. Il PD prenda posizione"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images PSC, Gigliotti: "Previsioni edificatorie troppe ampie e scelta su Giovino. Il PD prenda posizione"
Palazzo De Nobili a Catanzaro
  28 giugno 2025 13:48

 

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Antonio Gigliotti indirizzato al segretario cittadino del PD Catanzaro.

Banner

 

Banner

La questione urbanistica è colpevolmente scomparsa dall’agenda politica catanzarese.

Banner

L’ Amministrazione Comunale aveva indicato la data del Natale 2024 come quella dell’approvazione definitiva del piano urbanistico, il P.S.C.                                                                                                                     Quella scadenza era appena trascorsa senza che nulla indicasse la positiva conclusione dell’iter quando gli uffici del settore Lavori pubblici hanno informato che l’ Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino meridionale aveva varato nell’ottobre scorso il Piano stralcio per la riduzione del rischio idrografico e che , nell’attesa della sua definitiva approvazione , non era possibile procedere alla redazione del PSC che avrebbe rischiato di risultare in contrasto con le previsioni dello stesso P A I.                                                                                                                                                     Per il Piano d ‘ Assetto Idrogeologico,  però , i tempi non si prospettano brevi.

L’Autorità di Bacino il 19/02/25 ha approvato il differimento del termine di scadenza per consentire ai Comuni la presentazione del “ Osservazione” sulle perimetrazioni individuate nel Progetto di Piano per l’aggiornamento della mappa di pericolosità di alluvioni e del rischio di alluvioni del PRGA entro dicembre 2025 e occorrerà, quindi, almeno i primi mesi del 2026 ( con una previsione ottimistica ) per averne la versione definitiva.

L’ Assessore all’Urbanistica comunale aveva annunciato che una volta sbloccato l’iter il PSC avrebbe seguito il suo percorso ( parte politica – commissioni ) prima di arrivare in Consiglio Comunale per l’adozione.

A me questa pare una scelta dal carattere burocratico e rinunciatario.                                                                                                  Il PSC non è solo perimetrazione di aree ( che va necessariamente  posposta ). Alcune scelte possono in tanto essere discusse e avviate.  

Il limite più grave del piano attuale è, infatti, il sovradimensionamento delle previsioni edificatorie, in particolar modo per le aree produttive direzionali, ma anche per quelle residenziali, con gravi ricadute sul mercato fondiario e sul regime fiscale. Tutto questo comporta ulteriori problemi perché i proprietari che hanno pagato l’IMU per le aree definite edificabili ( con importi ben superiori a quelle di aree agricole ) difficilmente si rassegneranno a vedere declassati i loro terreni.

A fronte di una pesante contrazione demografica ( Catanzaro che dispone statisticamente di 3 vani per abitanti  è passata da oltre 100.000 a circa 85.000 )  e dei principi della L. U. R., ispirati al “ Consumo di suolo zero “ il piano vigente prevede residenze per 140.000 abitanti! 

Ma è evidente che il nuovo PSC avrà in primo luogo il compito di ridisegnare e razionalizzare l’esistente, non di individuare nuove , improbabili espansioni.

Come ricucire il territorio slabbrato ( cogliendo l’opportunità offerta della metropolitana ), ridare slancio ai quartieri storici, fare dell’area direzionale di scala regionale sorta a Germaneto una opportunità per l’intero capoluogo, valorizzare la vocazione turistica della città, tutelare l’ambiente. Questi i compiti del nuovo piano urbanistico. Per questo è necessario che il processo di pianificazione riparta con slancio e giunga tempestivamente a conclusione.

   Il PD ( che oggi incomprensibilmente tace ) aveva indicato per Giovino lo strumento di un Concorso Urbanistico Internazionale. Perché non avviarlo da subito ? Altrettanto è possibile fare per il Piano di Recupero dell’area di Janò.

E comunque va da subito intrapresa la costruzione di un’alleanza politica in grado di sostenere e approvare il PSC. In assenza di questo scatto è facile prevedere che quel che resta della consigliatura non basterà a concludere il processo di pianificazione e Catanzaro resterà ancora una volta senza strumento urbanistico.             In decenni di governo il centrodestra non ne ha approvato uno ed ha approfittato  dal vuoto della normativa per lasciare campo libero alla speculazione ed al declino della città. 

Se ci si muove subito c’è ancora tempo per cambiare questo finale.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner