Il Piano Strutturale Comunale (PSC) è stato il tema centrale di cui si è discusso durante l’incontro voluto fortemente dal consigliere comunale e leader di “Cambiavento”, Nicola Fiorita.
«Il PSC è un argomento che viene raramente discusso dall’amministrazione e quindi questo incontro vuole informare i cittadini su come è immaginato il piano che determinerà lo sviluppo della città di Catanzaro negli anni a venire» ha affermato Fiorita questo pomeriggio, durante la discussione che si è tenuta in un luogo per nulla casuale, il Caffè Imperiale, che è stato al centro dell’attenzione nei giorni scorsi per l’annuncio dei titolari di voler chiudere l’attività. «Noi vogliamo che questo luogo non solo sopravviva -continua Fiorita- ma resti quello che è: un punto di riferimento del centro storico».
Questo è stato il secondo incontro, dopo il primo che si è svolto a Sant’Elia, del percorso di incontri previsti nei diversi quartieri della città, che mirano a spiegare ai cittadini le bozze preliminari del PSC, presentate a luglio dallo studio Dinale di Padova che ha il compito di redigere il piano. «Uno studio sicuramente professionale ed attrezzato, ma che non conosce a fondo la città, i suoi abitanti e le sue consuetudini» sostiene Fiorita, in cui si evince che Dinale associati abbia pernottato solo due notti a Catanzaro, sulla base della nota spesa pervenuta alla ragioneria del Comune, che prevede solo il rimborso spese nei limiti di 250 mila euro.
Con l’intervento dell’ingegnere Pasquale Squillace, fornito di slide, Fiorita ha mostrato come, a suo avviso, il piano attuale si concentri sull’asse Giovino-Germaneto mentre non presenta strumenti concreti che possano far rinascere il centro storico di Catanzaro, né i quartieri a nord della città. Questo per un motivo bene preciso, secondo l'analisi di Fiorita, infatti, il PSC presentato da Dinale prevede il consumo di suolo a saldo zero che ottenere attraverso lo spostamento dei diritti edificatori già acquisiti. In questo modo l'interesse primario della riqualificazione si sposta verso nuovi insediamenti di Giovani e Germaneto, scoraggiando ogni speranza per il rilancio del centro storico.
Una discussione che non è stata unilaterale ma che ha visto anche gli interventi di coloro che erano presenti all'incontro, cittadini interessati alla questione che hanno voluto esternare la propria opinione o chiedere chiarimenti. Nell'argomento centrale sono entrate, con spunti più o meno pertinenti, varie problematiche quali la metropolitana, i parcheggi, l'Università, i trasporti, il porto e l'Accademia di Belle Arti.
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